L’IMMAGINE DEL DIVINO: LE CHIESE DEGLI ORDINI RELIGIOSI NEL CENTRO STORICO
La presenza degli Ordini Religiosi nella Diocesi di Genova è testimoniata da antiche fondazioni che fin dal XII secolo caratterizzarono i borghi della città e le zone limitrofe.
Le missioni spirituali che caratterizzavano i diversi Ordini impegnarono teologi, architetti e artisti nella costruzione di importanti luoghi di culto, che soprattutto nel periodo barocco resero Genova una tra le città più ammirate del periodo. La storia e il tragitto attraverso le vie della città potrebbe iniziare con la fondazione accanto alla porta di Santa Fede (1155) del Monastero di Santa Agnese costruito intorno al 1192 nella zona dell’odierna Via Polleri: il sito fu poi in parte inglobato nella chiesa del Carmine che porta ancora la dedicazione alla santa vergine martire romana. Pochi decenni dopo, nel 1228, gli Umiliati costruirono il piccolo convento e la chiesa di Santa Marta, che nel 1508 fu affidata ai Frati Minori di San Francesco, i quali demolirono l’antico edificio per costruire una nuova chiesa dedicata al Poverello di Assisi. La chiesa che oggi si impone sulla piazza fu dedicata alla Santissima Annunziata nel 1537 e ricostruita in forme barocche, a partire dal 1591, inglobando la costruzione medievale e ampliando la zona del presbiterio e del coro. La decorazione interna fu affidata ai più importanti artisti genovesi del periodo, che guidati da teologi francescani esaltarono i momenti più importanti della vita della Vergine Maria, dal suo concepimento all’assunzione in cielo.
La strada prospiciente alla Basilica dell’Annunziata ricorda il ruolo che la famiglia Lomellini ebbe nel panorama politico genovese: i Lomellini furono, infatti, i più importanti finanziatori della Basilica dell’Annunziata e proprietari di molti palazzi di questa zona, dove dal 1662 fu costruita la Chiesa di San Filippo Neri, voluta dalla Congregazione dei Padri Filippini sul luogo dove sorgeva la casa di Santa Caterina da Genova. La chiesa è una delle più importanti testimonianze di architettura tardo barocca con influssi stilistici romani a Genova ed è affiancata da uno splendido Oratorio che conserva la bellissima statua di Pierre Puget raffigurante l’Immacolata Concezione. Salendo da Piazza Fossatello e continuando verso San Luca, si incontra la Chiesa di San Siro, antica cattedrale della città, fondata nel IV secolo e allora dedicata ai Dodici Apostoli. La chiesa fu affidata nel 1118 ai Benedettini che trasformarono l’edificio paleocristiano in una chiesa medievale, che si mantenne tale fino al XVI secolo, quando ormai fatiscente fu trasformata dai Teatini, fondati da San Gaetano di Thiene, in una delle chiese barocche più importanti della città. La grande decorazione eseguita dai grandi maestri genovesi del XVII secolo, esalta il ruolo della chiesa genovese, ricordando la figura di San Siro vescovo del IV secolo che liberò la città dalla oppressione del basilisco, un animale multiforme che simboleggiava l’eresia ariana.
Un’altra importante fondazione legata alla presenza degli ordini religiosi in città è la Chiesa dei Santissimo Nome di Maria e degli Angeli Custodi, conosciuta come la Chiesa delle Scuole Pie, non lontana dalla Cattedrale di San Lorenzo. La chiesa fu costruita, a partire dal 1712, dai padri Scolopi seguaci dell’ordine fondato da San Giuseppe Calasanzio e accoglieva i ragazzi della città bisognosi educandoli alla vita civile e religiosa. La chiesa è uno dei più interessanti esempi di architettura tardo barocca genovese, nella quale architettura e decorazione si fondono per esaltare il ruolo della Vergine Maria nella storia della redenzione. La piazza prospiciente la chiesa delle Scuole Pie immette nel vico del Filo, antica via percorsa dalle processioni che dal mare giungevano alla Cattedrale di San Lorenzo. Questo percorso è oggi stato sostituito dall’ottocentesca strada di San Lorenzo che conduce verso piazza Matteotti dove si trova la Chiesa del Gesù, affidata alle cura dei Padri Gesuiti, anticamente intitolata ai Santi Andrea e Ambrogio. Voluta dal gesuita padre Marcello Pallavicino, che ne finanziò la costruzione (1589-1606), la chiesa si presenta con un ricco impianto basilicale a pianta centrale, decorato con ricchi altari barocchi e affreschi eseguiti dai maestri della grande decorazione barocca genovese.