La Rete che raccoglie gli uffici della Curia di Genova che trattano di lavoro, giovani e carità, insieme con le associazioni e movimenti dei rispettivi settori hanno fatto un cammino comune, già da tre anni, che ha fatto crescere la consapevolezza della sfida che sta davanti a noi: il lavoro, soprattutto per i giovani, non è più un fatto scontato, che dipende solo dalla buona volontà dei diretti interessati, ma nella società attuale diventa un optional cui metà dei giovani semplicemente non può accedere.
Tutto ciò si scontra con la Dottrina Sociale della Chiesa – come illustrato benissimo soprattutto da San Giovanni Paolo II nella “Laborem exercens” – dove si sostiene che il lavoro è una componente essenziale della crescita della persona umana, e quindi un diritto fondamentale in una società che voglia mettere la persona al centro – come doveroso, ed è anche importante per il buon funzionamento della società stessa.
Dalle parole ai fatti, si è cercato di mettere a fattore comune le varie iniziative che enti ecclesiali e altri a noi vicini hanno in cantiere, ed abbiamo iniziato come primo passo a creare un “luogo” informatico per mettere in rete tutte le proposte e le notizie, sul sito della Diocesi, raggiungibile anche dall'indirizzo www.giovanilavorogenova.it
Poi si è passati alla seconda fase: ci si è domandati se, come Chiesa di Genova, abbiamo delle risorse, sia in termini materiali che competenze, da poter utilizzare meglio, magari per indicare una sia pur simbolica risposta a queste esigenze. Per iniziativa di Mons. Anselmi, gli esperti hanno individuato alcuni terreni inutilizzati di proprietà dell'Istituto Sostentamento Clero, e che senza un significativo investimento materiale e umano non appariva possibile mettere a reddito, così si è costituita una cooperativa in cui alcuni giovani hanno trovato un percorso per “inventarsi” un lavoro che non c'era.
Quando è stato indetto l'Anno Santo straordinario della Misericordia ci siamo domandati: cosa c'entra il lavoro con la misericordia?
In realtà la storia biblica del giubileo nasce proprio dal lavoro: il 50° anno le terre venivano redistribuite perché a quelle famiglie che, per varie traversie, erano finite nella indigenza avendo perso le terre dei padri, veniva data una nuova occasione per ricominciare, partendo proprio dalla dignità del lavoro, ricevendo di nuovo un appezzamento di terra da lavorare.
Insomma: nella storia della salvezza la iniezione di fiducia che arriva dal perdono di Dio non era disgiunta da una prospettiva anche terrena di futuro migliore che si apriva per ognuno. La comunità cristiana rischia di separare la salvezza spirituale dalla attenzione concreta alla vita delle persone, e stanca di scontrarsi con i meccanismi della economia e del mercato del lavoro, finisce col disinteressarsi all' organizzazione sociale.
Come declinare tutto ciò ai giorni nostri?
Da questa riflessione nasce l'idea di una serie di incontri, che inizia con il convegno al Quadrivium, venerdì 11 dicembre, in cui il Prof. Caselli imposterà dal punto di vista concettuale quanto detto sopra, e proseguirà poi, nel nuovo anno con incontri che vogliono favorire il nascere di reti fra operatori e giovani, nei vari settori in potenziale espansione, come eco-sostenibilità, agricoltura, turismo, tecnologie avanzate. L'incontro di venerdì prossimo prevede dopo la relazione uno spazio per il confronto, e verrà concluso dal Card. Bagnasco.
Tutto ciò si scontra con la Dottrina Sociale della Chiesa – come illustrato benissimo soprattutto da San Giovanni Paolo II nella “Laborem exercens” – dove si sostiene che il lavoro è una componente essenziale della crescita della persona umana, e quindi un diritto fondamentale in una società che voglia mettere la persona al centro – come doveroso, ed è anche importante per il buon funzionamento della società stessa.
Dalle parole ai fatti, si è cercato di mettere a fattore comune le varie iniziative che enti ecclesiali e altri a noi vicini hanno in cantiere, ed abbiamo iniziato come primo passo a creare un “luogo” informatico per mettere in rete tutte le proposte e le notizie, sul sito della Diocesi, raggiungibile anche dall'indirizzo www.giovanilavorogenova.it
Poi si è passati alla seconda fase: ci si è domandati se, come Chiesa di Genova, abbiamo delle risorse, sia in termini materiali che competenze, da poter utilizzare meglio, magari per indicare una sia pur simbolica risposta a queste esigenze. Per iniziativa di Mons. Anselmi, gli esperti hanno individuato alcuni terreni inutilizzati di proprietà dell'Istituto Sostentamento Clero, e che senza un significativo investimento materiale e umano non appariva possibile mettere a reddito, così si è costituita una cooperativa in cui alcuni giovani hanno trovato un percorso per “inventarsi” un lavoro che non c'era.
Quando è stato indetto l'Anno Santo straordinario della Misericordia ci siamo domandati: cosa c'entra il lavoro con la misericordia?
In realtà la storia biblica del giubileo nasce proprio dal lavoro: il 50° anno le terre venivano redistribuite perché a quelle famiglie che, per varie traversie, erano finite nella indigenza avendo perso le terre dei padri, veniva data una nuova occasione per ricominciare, partendo proprio dalla dignità del lavoro, ricevendo di nuovo un appezzamento di terra da lavorare.
Insomma: nella storia della salvezza la iniezione di fiducia che arriva dal perdono di Dio non era disgiunta da una prospettiva anche terrena di futuro migliore che si apriva per ognuno. La comunità cristiana rischia di separare la salvezza spirituale dalla attenzione concreta alla vita delle persone, e stanca di scontrarsi con i meccanismi della economia e del mercato del lavoro, finisce col disinteressarsi all' organizzazione sociale.
Come declinare tutto ciò ai giorni nostri?
Da questa riflessione nasce l'idea di una serie di incontri, che inizia con il convegno al Quadrivium, venerdì 11 dicembre, in cui il Prof. Caselli imposterà dal punto di vista concettuale quanto detto sopra, e proseguirà poi, nel nuovo anno con incontri che vogliono favorire il nascere di reti fra operatori e giovani, nei vari settori in potenziale espansione, come eco-sostenibilità, agricoltura, turismo, tecnologie avanzate. L'incontro di venerdì prossimo prevede dopo la relazione uno spazio per il confronto, e verrà concluso dal Card. Bagnasco.