Dopo la ricca Liturgia della Parola della Veglia di Pasqua che ripercorre storia della redenzione dall'origine della vita in Dio, l'Arcivescovo nell'omelia ha sottolineato che la Pasqua del Signore ha qualcosa da dire al nostro tempo.
“Ce lo dice – ha affermato – attraverso i martiri cristiani sempre più numerosi nel mondo. Essi – con la voce del loro sangue versato con Cristo sulla croce – ci dicono: non abbiate paura di testimoniare la fede in Gesù; non abbiate paura di perdere la vita, l’onorabilità pubblica; non abbiate paura della congiura del discredito, della gogna artefatta, dell’incomprensione altrui, dell’emarginazione. Anche a Gesù è stato riservato questo trattamento; anche a noi con Lui e per Lui”.
Durante la celebrazione 12 catecumeni hanno ricevuto per mano del Cardinale i sacramenti di Battesimo, Eucaristia e Confermazione.
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