La partecipazione è stata molto numerosa nonostante la mattinata di tempo inclemente.
Molte le autorità civili e militari, fra cui Marco Bucci, Sindaco di Genova, il Prefetto Fiamma Spena e il Questore Sergio Bracco.
Moltissimi anche gli esponenti del mondo imprenditoriale genovese e ligure, che si sono uniti ai lavoratori delle aziende per chiedere insieme il dono del lavoro e dell’occupazione.
Come sempre, i partecipanti si sono radunati dinnanzi alla Cappella dell’Apparizione. Alberto Rigo, Presidente FOCL, nel suo indirizzo di saluto, ha sottolineato la grave situazione economica della città, che induce a chiedere meno parole e più fatti: “L’associazionismo cattolico deve costruire una nuova società basata sul bene comune, come insegna la Dottrina Sociale della Chiesa”.
La presenza dei Cappellani all’interno delle aziende – ha detto ancora Rigo – è una buona medicina per i lavoratori che vedono in pericolo il proprio posto di lavoro. Infine, il grazie da parte della FOCL “per l’attenzione pastorale a favore delle tematiche del lavoro, che uniscono i genovesi all’Arcivescovo e alla Chiesa diocesana”.
Salendo fino al Santuario mariano i presenti si sono uniti nella recita del Rosario, per poi entrare in chiesa per la S. Messa. Sull’altare quest’anno un grande striscione portato dagli operai Ilva, a richiamare l’attenzione sul grande stabilimento genovese di cui il futuro pare incerto.
Mons. Luigi Molinari, Vicario Episcopale per il Mondo del lavoro, ha voluto ricordare l’origine del Pellegrinaggio del mondo del lavoro alla Guardia, quando negli ultimi decenni dell’800 gli operai salivano alla Guardia per edificare il Santuario. “E’ il pellegrinaggio dei 75 anni della presenza dei Cappellani negli ambienti di lavoro, una presenza quotidiana e costante che si fa ancora più intensa nei momenti di difficoltà e di crisi aziendali. Questa presenza della Chiesa consente ai Cappellani di dialogare e interloquire con tutti i componenti, dalle associazioni ai sindacati ai gruppi industriali, facendo in modo che si possa convergere a difesa e supporto del lavoro a Genova”.
“Oggi questo pellegrinaggio ha aumentato la sua importanza – ha detto l’Arcivescovo nell’omelia – data la situazione critica che perdura da un decennio e che non è ancora superata veramente”.
Dal Cardinale è arrivato l’invito forte al camminare insieme, abbandonando i parametri individuali e gli antagonismi, sulla strada che porta agli obiettivi del lavoro e dell’occupazione per tutti e non alla ricchezza per pochi.
Per questo è compito di ciascuno interrogarsi su cosa poter realizzare perché Genova torni ad essere Superba: la vocazione della città è insita nella sua geografia – ha detto l’Arcivescovo – e dunque la via veloce verso il Nord è vitale.
Leggi il testo integrale dell'omelia pronunciata dall'Arcivescovo