La mattina del 17 agosto il Card. Angelo Bagnasco si è recato presso il Seminario Arcivescovile di Genova, in visita ai 50 profughi che da alcuni giorni vi sono ospitati in seguito ad una accorata richiesta del Prefetto.
La visita – semplice e cordiale – è stata particolarmente gradita dai giovani stranieri che hanno salutato personalmente l’Arcivescovo ed hanno ascoltato con grande attenzione le sue parole di benvenuto, d’incoraggiamento e di augurio per il loro futuro.
Insieme all’Arcivescovo era presente Mons. Giacomo Martino, Direttore dell’Ufficio diocesano Migrantes che, insieme alla Caritas, coordina a nome della Chiesa genovese l’accoglienza dei profughi.
Con l’ospitalità loro offerta presso il Seminario del Righi – dove soggiorneranno temporaneamente, in attesa che la Diocesi completi il restauro di un’ampia struttura nel quartiere di Coronata – sale a quasi 400 il numero dei posti messi a loro disposizione dalla Chiesa locale.
I profughi ospitati a Genova, grazie all’impegno del mondo ecclesiale, sono in larga parte provenienti dalla Nigeria, dal Senegal, dall’Afghanistan e dal Bangladesh. In maggioranza sono musulmani, in buon numero sono cristiani.
Attraverso la Caritas e l’Ufficio diocesano Migrantes, la Chiesa genovese cura l’ospitalità di:
– 50 profughi nel Seminario del Righi;
– 50 profughi in una struttura di San Martino;
– 42 in una struttura diocesana in via del Campo;
– 15 presso il Monastero in Via Bozzano nel quartiere di San Fruttuoso;
– 85 a Di Negro.
– 23 donne profughe presso le Suore Gianelline nella loro Casa Provinciale in Salita del Monte;
– 30 giovani nel Santuario delle Tre Fontane a Montoggio;
– 16 presso il Ceis (Centro di Solidarietà di Genova) a Fassolo;
– 33 a cura del Ceis a Campo Ligure e a Genova;
– 50 profughi minorenni, inoltre, grazie ancora al Ceis e con la collaborazione dell’Aub, sono ospitati a Genova.
Al termine dell’incontro con i profughi il Cardinale ha rilasciato la seguente dichiarazione:
“Quando vediamo centinaia, migliaia di persone, esseri umani: uomini, donne, bambini che affrontano i viaggi della morte per arrivare in Paesi lontani dal proprio, per i motivi che ben sappiamo, non possiamo non concludere che questo problema è un’emergenza veramente umanitaria, una tragedia dell’uomo.
Questo fatto non fa onore alla nostra civiltà, in modo particolare a quella occidentale.
È l’occidente in modo speciale che attraverso i suoi organismi di carattere non soltanto europeo, ma a livello internazionale e mondiale, deve affrontare seriamente e trovare vie di soluzione efficaci a questa tragedia immane, a queste persone che fuggono dai loro Paesi per guerra, violenza, carestia e cercano un futuro migliore.
Mi chiedo se questi organismi internazionali, come l’ONU, in modo particolare, che raccoglie il potere politico, ma sicuramente anche il potere finanziario, hanno mai affrontato in modo serio e deciso questa tragedia umana.
È una vergogna, certamente, per tutta la coscienza del mondo, ma può essere e deve essere anche una sfida da affrontare con serietà.
Noi come Chiesa Cattolica in Italia cerchiamo di corrispondere a questa situazione umanitaria, in collaborazione e su richiesta delle autorità competenti come meglio possibile.
Anche a Genova cerchiamo di fare questo, ultimamente con questa accoglienza nel Seminario, se pur un’accoglienza temporanea, anche con l’aiuto e col contributo dell’“otto per mille” che è dovuto alla generosità di tanti italiani che firmano per la Chiesa Cattolica.
Li voglio ringraziare in questo momento perché, grazie anche a questo loro contributo, si è potuta fare tanta accoglienza, in vista di un futuro migliore e di un'integrazione responsabile, che tutti desideriamo nel segno della giustizia, nel segno della sicurezza e nel segno della collaborazione”.
Guarda il video dell'incontro del Cardinale Bagnasco con i profughi
Il grazie dell'Arcivescovo per l'accoglienza dei profughi a Genova. Guarda il video: