Gratitudine, stupore, responsabilità di avere un tesoro in vasi di creta. Il compito che mi affida la Chiesa è piuttosto chiaro: aiutare il Cardinale, essere unito a Lui, avere un cuore solo e unanima sola con lui, nella carità. Un secondo compito, che forse è il primo, che sento fortemente nel cuore è quello di realizzare il desiderio di Gesù, stare con lui: lo dico a me e lo dico anche a voi; sento che Gesù lo desidera, desidera la nostra compagnia; vi chiedo di aiutarmi, aiutiamoci a stare con lui, a permettergli di starci vicino. Se staremo con lui ci ritroveremo uniti intorno a Lui: con queste parole Mons. Nicolò Anselmi, nuovo Vescovo Ausiliare di Genova, al termine della celebrazione per la sua ordinazione episcopale ha salutato i tanti fedeli presenti in una Cattedrale stipata.Ha espresso quindi un forte desiderio in un giorno così ricco di grazia: Vorrei chiedere a Dio per intercessione della Beata Vergine Maria Regina di Genova, per la nostra diocesi, per le diocesi liguri, per le diocesi di tutto il mondo il dono di vocazioni al sacerdozio. E un dono per tutti, perché tutti abbiamo bisogno di preti, specialmente per il sacramento della confessione Infine, Mons. Anselmi non ha voluto dimenticare le tante situazioni di conflitto nel mondo: Non possiamo dimenticare i cristiani perseguitati, la tragedia che si sta consumando in Siria, in Iraq, in Giordania, la follia del terrorismo, la guerra in Ucraina, la violenza sui bambini, sulle donne, la tratta di persone umane, i problemi della nostra città, le famiglie bisognose, la disoccupazione.Mons. Nicolò Anselmi è quindi il nuovo Vescovo Ausiliare di Genova; il Cardinale Bagnasco ha nellomelia gli ha rivolto parole di incoraggiamento: “Caro don Nicolò, il tuo animo è sicuramente attraversato dallo stupore perché il Signore ha scelto proprio me? ce la farò? Quante volte ti sarai posto queste domande e ancora te le porrai! Potrebbero essere delle tentazioni per toglierti la pace, ma possono diventare occasioni di grazia… Intraprendi questa nuova tappa della strada di Dio con la lampada in mano: è la lampada della tua fede. Alimentala con lolio della preghiera e dellEucarestia, dellumiltà e del Vangelo: nei momenti di fatica e solitudine, di possibile incomprensione e prova, illuminerà il cammino un passo per volta e tu, apostolo e pellegrino, starai nella pace sapendo che non cè fecondità senza sofferenza.” Leggi l’Omelia dell’Arcivescovo