La Cattedrale e i suoi musei

 
LA CATTEDRALE DI SAN LORENZO E I SUOI MUSEI:
MUSEO DEL TESORO E MUSEO DIOCESANO
 
 
CATTEDRALE
 
 
Le prime notizie certe che attestano l’esistenza della Cattedrale di San Lorenzo risalgono all’878, anno in cui il vescovo Sabatino predispose la traslazione delle reliquie di San Romolo. Grazie alle indagini archeologiche si è potuta escludere la presenza in loco di edifici religiosi anteriori alla prima metà del VI secolo. La cattedrale di San Lorenzo non sembra quindi essere stata la prima sede vescovile della città: le fonti ufficiali e la tradizione religiosa cittadina ricordano infatti diversi nomi di vescovi risalenti al IV – V secolo. L’arcivescovo Jacopo da Varagine indica inoltre nella sua Cronaca Civitatis Ianuae (XIII secolo) l’attuale chiesa di San Siro (allora intitolata ai Dodici Apostoli) come la prima Cattedrale cittadina.
Durante il X secolo, la Cattedrale di San Lorenzo acquisì una crescente importanza all’interno del contesto cittadino, sia dal punto di vista religioso che da quello civile, grazie anche alla sua ottima collocazione nel tessuto urbano: a partire dal 1007, quando l’antica basilica di San Siro fu affidata ai monaci benedettini, San Lorenzo divenne il polo vescovile (e politico) esclusivo della città, almeno sino al XIV secolo. Fra il XI e il XII secolo le autorità cittadine disposero la costruzione di un edificio religioso in grado di rappresentare la crescente potenza di Genova: il progetto fu affidato ai Magistri Antelami, maestri architetti, scultori e carpentieri di tradizione romanica provenienti dalla Valle d’Intelvi (nel comasco). Nel XIII secolo (circa 1230) si decise di rinnovare totalmente la Cattedrale avviando un nuovo progetto architettonico che comportò una grandiosa ristrutturazione: l’edificio prese l’aspetto che ancora oggi conserva di Cattedrale gotica, con l’imponente facciata a due torri. Benché opera di due artisti di origini franco-normanne, il progetto gotico prevedeva l’introduzione di diversi elementi decorativi propri della tradizione architettonica mediterranea in grado di mitigare l’impianto francese della Cattedrale. Dell’antica costruzione romanica furono salvati i due portali laterali di San Giovanni e San Gottardo. I lavori subirono però una battuta d’arresto a metà del XIII secolo, forse a causa di una crisi economica; il rovinoso incendio nel 1296 comportò poi la sostituzione dei colonnati interni e di gran parte dei capitelli. A questa fase (primi decenni del Trecento) risalgono gli affreschi sopravvissuti della controfacciata e delle navate laterali, opera di un ignoto pittore di tradizione bizantina. Nel corso del XIV e XV secolo cominciò la costruzione delle cappelle e degli altari sulle navate. I lavori per la Cappella del Battista, che conserva le ceneri del Precursore, cominciarono nel 1450. Nel XVI secolo, a causa di un esplosione del deposito delle polveri sito nel Palazzo Vescovile, furono restaurate le coperture, gravemente danneggiate, ad opera dell’architetto manierista Galeazzo Alessi (1512-1572). All’interno vi operarono i più grandi artisti genovesi e non del XVI e XVII: Luca Cambiaso (1527-1585) che realizzò alcuni dipinti e affrescò la Cappella Lercari insieme a G. B. Castello, detto il Bergamasco (inizi XVI secolo-1569); Lazzaro Tavarone (1556-1641) al quale i Padri del Comune affidarono negli anni 20’ del XVII secolo la decorazione della zona absidale con le Storie di San Lorenzo; Federico Barocci (1535-1612) che realizzò nel 1596 per Matteo Senarega la pala d’altare con la Crocifissione con Vergine, San Giovanni e San Sebastiano.
Infine tra XIX e XX secolo cominciarono i lavori per il graduale recupero della facies medioevale della cattedrale. In occasione dell’Anno Giubilare del 2000 si avviarono notevoli restauri che interessarono gran parte dell’edificio.
 
Orari di apertura: tutti i giorni: ore 8,00 – 12,00 // 15,00 – 19,00
S. Messe: festive ore 9,00 / 10,30 / 18,30; feriali ore 8,30 / 18,00
 

Il Museo del Tesoro di San Lorenzo
 
Progettato da Franco Albini nel 1956, Il Museo del Tesoro conserva nei suggesti ambienti sotterranei in pietra grigia le opere più significative legate alla storia dell’Arcidiocesi e alle liturgie solenni della Cattedrale. La sistemazione in tholos tematiche conducono il visitatore a conoscere la storia di San Giovanni Battista attraverso oggetti collegati al suo martirio (Piatto di Calcedonio di epoca imperiale romana) e la sua venerazione (Cassa processionale in oro, argento e smalti del XV secolo). Alcuni oggetti si collegano alla leggenda, come il Sacro Catino, giunto a Genova come bottino di guerra al termine della prima crociata e celebrato come reliquia dell’Ultima Cena di Gesù Cristo; altri sono invece testimonianza storica della fondazione della cattedrale, come la Bolla di papa Gelasio II data al 1118, anno della consacrazione dell’altare maggiore all’interno del nuovo edifico restaurato. Insieme alla Cassa processionale del Corpus Domini in argento sbalzato cesellato (sec. XVI) si possono ammirare paramenti sacri, calici e reliquiari ancora utilizzati durante le solenni celebrazioni: fra tutte vale la pena ricordare la Croce degli Zaccaria, capolavoro di oreficeria del XIV secolo utilizzata un tempo per benedire il nuovo Doge eletto, oggi per accogliere il nuovo arcivescovo che entra in cattedrale.
 
Info: Cattedrale di San Lorenzo
telefono: 010 2471831
e-mail: info@museodiocesanogenova.it // museodiocesano@diocesi.genova.it
Orari: lunedì – sabato: ore 9,00 – 12,00; 15,00 – 19,00
Costo biglietto: € 6,00 (biglietto per Museo Diocesano e Museo del Tesoro); ridotto € 4,50
 
 
Museo Diocesano
 
Incastonato tra la Cattedrale e il vicino Palazzo Ducale, il Chiostro di San Lorenzo sorse nel XII secolo come residenza dei Canonici della Cattedrale. All’interno di questo suggestivo edificio, tra preziosi affreschi medievali, antichi solai lignei e decorazioni parietali, è allestito il Museo Diocesano. Lungo il percorso sono esposti reperti archeologici che documentano la storia del sito, importanti gruppi scultorei come il Monumento funebre del Cardinale Luca Fieschi (XIV secolo), fondi oro tra cui il Polittico di San Bartolomeo di Barnaba da Modena, dipinti dei più importanti artisti genovesi, tra cui Luca Cambiaso, Domenico Fiasella, Anton Maria Vassallo, Domenico Piola e Gregorio De Ferrari; inoltre suppellettili liturgiche in argento, raffinati tessuti e paramenti sacerdotali come il prezioso Paliotto con il Compianto su Cristo morto realizzato da un ignoto ricamatore fiammingo nel 1515, a testimonianza di quella produzione serica che ha reso Genova famosa in tutta Europa. Particolarmente evocativa è la sezione “blu di Genova” che riunisce quattordici teli quaresimali con la Passione di Cristo, considerati tra gli antenati del blue-jeans, tessuto che racchiude nel nome l’origine genovese.
 
Info: Via Tommaso Reggio 20r – 16123 Genova
telefono: 010 2541250 – fax 010 2532408
e-mail: info@museodiocesanogenova.it // museodiocesano@diocesi.genova.it
Orari: lunedì – sabato: dalle ore 15,00 alle 19,00
Costo biglietto: € 6,00 (biglietto per Museo Diocesano e Museo del Tesoro); ridotto € 4,50
 
 

  

 
 
 
 
 
 
 
 
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