Dal 25 gennaio è on line il nuovo sito della diocesi di Genova.
Si conclude così un cammino che ha visto coinvolte diverse realtà della diocesi, in collaborazione con l’Ufficio Comunicazioni Sociali e l’ufficio informatico della Conferenza Episcopale Italiana che ha curato il progetto del nuovo portale.
Quali sono gli obiettivi? Innanzitutto creare un luogo digitale che sia non soltanto di informazione, ma anche di comunione, in cui trovino spazio le ricchezze della diocesi, a partire dagli uffici della Curia Arcivescovile, che si occupano dei diversi ambiti della pastorale diocesana, fino alle associazioni, ai movimenti ecclesiali, ai luoghi di cultura e formazione. Perché ognuna possa far conoscere le proprie attività e interagire con le altre, in uno spirito di servizio. Inoltre, il nuovo sito, dopo un lungo lavoro di revisione dei dati, rende accessibile in formato digitale l’annuario diocesano, con tutti i riferimenti ai membri del clero, ai religiosi, agli istituti di vita consacrata, alle associazioni, grazie anche all’attivazione del sistema ‘parrocchiemap’, che permette di aggiornare in tempo reale anche gli orari delle Messe.
La raccolta dati è stata realizzata grazie alla collaborazione dei parroci: la forza di inserire i dati della diocesi nel sistema annuario sul sito è quella di poter intervenire in ogni momento sui dati sbagliati o superati, operazione che naturalmente non è possibile sulla versione cartacea che, una volta pubblicata, diventa spesso già vecchia dopo soli pochi mesi.
La Chiesa, infatti, è sempre in cammino e proprio l’ambiente digitale può venire incontro a questa esigenza raccogliendo dati in tempo reale, modificandoli, ampliandoli. Perché questo vuole essere il nuovo portale: uno spazio nel quale tutti possono dare il proprio contributo perchè sia un riflesso reale della comunità diocesana, delle sue ricchezze, della sua missione.
Il nuovo sito verrà presentato sabato 25 gennaio in Episcopio alla presenza dell’Arcivescovo, in occasione della celebrazione della festa di San Francesco di Sales, patrono degli operatori della comunicazione.
Perché sotto la sua protezione questo nuovo progetto porti buoni frutti per la diocesi.