Il Papa al Convegno Ecclesiale Nazionale di Firenze: “Il futuro della Chiesa: umile, inquieta e vicina alla gente”

La Chiesa Italiana si ritrova in questi giorni a Firenze a metà del cammino intrapreso nel contesto del decennio educativo (2010-2020) nel solco del documento Cei “Educare alla vita buona del Vangelo”.
“In Gesù Cristo il nuovo umanesimo” è il tema proposto alla riflessione dei convegnisti provenienti da ogni diocesi d’Italia.
Presente a Firenze anche una delegazione genovese, che ha portato con sé, riassunto in una pubblicazione, il programma svolto in Diocesi in questi primi cinque anni del decennio.
Da questo Convegno ecclesiale nazionale e dai suoi indirizzi pastorali, riprenderà il cammino verso il 2020.

Il nuovo tratto di strada prende il via dall’ascolto delle parole di Papa Francesco che martedì 10 novembre ha pronunciato all’inizio dei lavori dei convegnisti. Ai delegati e, quindi, a tutta la Chiesa italiana, ha ricordato che noi «possiamo parlare di umanesimo solamente a partire dalla centralità di Gesù». Di qui i tre tratti distintivi dell’umanesimo cristiano evidenziati dal Santo Padre: l’umiltà, il disinteresse e la beatitudine.
Il Santo Padre è stato accolto in Santa Maria del Fiore dal Cardinale Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova e Presidente della Conferenza Episcopale Italiana, che ha espresso al Papa “vicinanza”, “collaborazione” e “sinodalità della Chiesa italiana”.
 
Leggi il testo integrale del saluto del Cardinale Angelo Bagnasco, il testo integrale del discorso del Santo Padre e l'omelia della S. Messa 

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