«Vi porto l'abbraccio di tutti i vescovi italiani che insieme a tutti i sacerdoti pregano per voi: non siete soli».
Il cardinale Angelo Bagnasco mercoledì 26 ottobre ha iniziato a visitare ad Arquata del Tronto le popolazioni terremotate in un giro che lo ha portato poi anche nella frazione di Pescara. Ad accoglierlo il vescovo di Ascoli Piceno monsignor Giovanni D'Ercole, assieme al sindaco di Arquata, Aleandro Petrucci e a tutti i bambini che frequentano la scuola nella tendopoli di Borgo, che gli hanno donato un quadro da loro realizzato.
«Voi siete il sole dopo le nuvole che rappresentano questo momento difficile che state vivendo» ha detto rivolgendosi ai piccoli studenti. Bagnasco ha parlato anche della ricostruzione: «I lavori sono a buon punto e questo è molto importante».
Al presidente della Cei si è rivolto un sopravvissuto che nel ricordare, commosso, la notte del 24 agosto, quando il terremoto sconvolse tutta l'area dei Sibillini, ha detto: «Alle 4 la prima persona che ho visto è stato il nostro vescovo D'Ercole; per noi è importante la vicinanza della Chiesa in un momento così difficile».
Bagnasco ha assicurato che la Chiesa non abbandonerà i terremotati e ha invitato le istituzioni a fare altrettanto.
La visita pastorale è proseguita con l'incontro coi parroci della zona e alla Casa del Parco, dove sono ospitati diversi sfollati di Arquata. Poi il presidente della Cei si è diretto a Pescara del Tronto, nella zona rossa, e ha visitato il cimitero dove nei prossimi giorni verrà inaugurata la prima chiesetta in legno.
Il cardinale Angelo Bagnasco mercoledì 26 ottobre ha iniziato a visitare ad Arquata del Tronto le popolazioni terremotate in un giro che lo ha portato poi anche nella frazione di Pescara. Ad accoglierlo il vescovo di Ascoli Piceno monsignor Giovanni D'Ercole, assieme al sindaco di Arquata, Aleandro Petrucci e a tutti i bambini che frequentano la scuola nella tendopoli di Borgo, che gli hanno donato un quadro da loro realizzato.
«Voi siete il sole dopo le nuvole che rappresentano questo momento difficile che state vivendo» ha detto rivolgendosi ai piccoli studenti. Bagnasco ha parlato anche della ricostruzione: «I lavori sono a buon punto e questo è molto importante».
Al presidente della Cei si è rivolto un sopravvissuto che nel ricordare, commosso, la notte del 24 agosto, quando il terremoto sconvolse tutta l'area dei Sibillini, ha detto: «Alle 4 la prima persona che ho visto è stato il nostro vescovo D'Ercole; per noi è importante la vicinanza della Chiesa in un momento così difficile».
Bagnasco ha assicurato che la Chiesa non abbandonerà i terremotati e ha invitato le istituzioni a fare altrettanto.
La visita pastorale è proseguita con l'incontro coi parroci della zona e alla Casa del Parco, dove sono ospitati diversi sfollati di Arquata. Poi il presidente della Cei si è diretto a Pescara del Tronto, nella zona rossa, e ha visitato il cimitero dove nei prossimi giorni verrà inaugurata la prima chiesetta in legno.