Si è tenuta a Genova, al Palazzo Ducale, il 30 giugno, l'assemblea pubblica di Confindustria Genova. Il Card. Arcivescovo ha accolto l'invito di partecipazione. Il suo intervento, all'inizio dell'assemblea (qui sotto riportato integralmente) ha sviluppato il tema sintetizzato in tre parole: “camminare insieme, tempestivamente, facendo memoria”.
L'intervento ha illustrato, ancora una volta, il contributo che la Chiesa genovese ritiene di dover offrire alla città per superare questo difficile momento e imboccare la strada dello sviluppo e della crescita. Contributo che si pone in chiave di continuità con l'incontro a Villa Campostano del 12 giugno.
L'ing. Giuseppe Zampini, presidente di Confindustria Genova, ha illustrato il tema dell'assemblea: “I perché di un insuccesso – Evitare gli errori di ieri per le scelte di oggi”. La crisi che attanaglia Genova non è un fatto occasionale, passeggero o derivante da cause diverse dai mali che fanno dell'Italia un'eccezione nel contesto europeo. Riconoscere gli errori in cui siamo incorsi e i motivi che li hanno generati è il primo passo per cambiare metodo e strada. Ne ha discusso con il sindaco Marco Doria, con il presidente della Liguria Claudio Burlando e il presidente dell'Autorità portuale Luigi Merlo. L'ing. Zampini ritiene che sia necessario introdurre un nuovo metodo per assumere le decisioni e darne attuazione, che debba essere fatta leva sulla messa a sistema delle competenze che esistono e che possono costituire gli elementi per costruire un percorso di successo.
Il metodo si articola su un confronto continuo con le istituzioni, le parti sociali e il territorio in senso lato. E' quindi intenzione di Confindustria Genova formulare su alcuni temi individuati, entro il prossimo 25 luglio, una proposta operativa articolata in termini di obiettivi e di contenuti specifici da trasmettere pubblicamente ai soggetti tenuti all'assunzione delle decisioni e alla misurazione dei loro effetti. La proposta di Confindustria è quindi di puntare a un periodico confronto, individuando lo stato di attuazione e valutandone gli effettivi scostamenti.
La scelta dell'argomento da parte di Confindustria Genova denota coraggio e lungimiranza nella individuazione di scelte del passato che hanno penalizzato Genova, con l'intento di capire che cosa oggi è necessario fare per risolvere i problemi della nostra città.
Il passato non va rimosso e neppure idolatrato, ricordarlo e analizzarlo può essere fonte di saggezza.
Il cammino e i propositi di Confindustria si inseriscono in un cammino virtuoso indispensabile per la nostra città, cioè la necessità del superamento della cultura dell'io individualistico, l'affermarsi della consapevolezza che è “insieme è meglio”.
Mons. Luigi Molinari
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