“Desidero riprendere il filo dell'omelia di questa notte sul sangue dei martiri cristiani nel mondo”, ha detto il Card.Bagnasco introducendo l'omelia della Messa di Pasqua celebrata domenica 5 aprile in San Lorenzo.
La preghiera, ha detto l'Arcivescovo, è il primo modo di dimostrare la vicinanza ai fratelli perseguitati, In secondo luogo, è necessario che dai loro patimenti si traggano forza, vigore ed entusiasmo per lo straordinario dono della fede, oggi data troppo spesso per scontata.
“Non dobbiamo temere! – ha detto il Cardinale in conclusione – Il dovere della vicinanza è serio come è serio il dovere della speranza. La fede ci dice che il Signore è uscito dalla tomba a vita nuova, e con lui un mondo nuovo è nato”.
A conclusione della celebrazione, l'Arcivescovo ha impartito ai fedeli la benedizione papale con l'indulgenza plenaria.
Il testo integrale dell'omelia dell'Arcivescovo