Giubilei Vicariali: in 500 alla Porta Santa da Pontedecimo-Mignanego e da Gavi – GUARDA IL VIDEO – GUARDA LA FOTOGALLERY

Circa 500 i fedeli delle parrocchie dei Vicariati di Pontedecimo – Mignanego e di Gavi  che lo scorso sabato 2 aprile hanno compiuto il pellegrinaggio alla Porta Santa della Cattedrale accompagnati dai loro sacerdoti.
“Nella preparazione a questo appuntamento –  ha sottolineato Don Francesco Laria, vicario territoriale di Pontedecimo – Mignanego – siamo stati avvantaggiati avendo appena vissuto i riti della settimana santa; inoltre celebriamo il nostro giubileo proprio nella domenica che celebra la Divina Misericordia. Ci auguriamo che questa sia esperienza forte di conversione per tutto il nostro Vicariato per tutte le nostre comunità affinchè continuiamo a guardare alla misericordia del cuore di Dio”.
“Il nostro è un Vicariato piccolo ed è anche il più distante della Diocesi – ha detto Don Mario Bozzo, parroco di Pratolungo di Gavi – ma ci siamo comunque preparati in ogni comunità con i sussidi che ha fornito la Diocesi, approfondendo le opere di misericordia spirituali e corporali e abbiamo individuato il segno di carità per il Centro di ascolto vicariale. Abbiamo organizzato anche due  ritiri in avvento e in quaresima sul tema della misericordia. Ci attendiamo di ricevere un dono di grazia da questo anno santo e speriamo di essere cresciuti nella fede in tutte le nostre comunità parrocchiali.
Nell’omelia il Cardinale Bagnasco ha sottolineato che San Giovanni Paolo II istituendo la festa della Divina Misericordia ha avuto la capacità di intuire i segni dei tempi percependo il bisogno sconfinato che ha l’uomo misericordia: “affinchè – ha detto –  qualcuno più in alto di noi ci potesse abbracciare con il cuore dell’amore e del perdono”.
“La misericordia – ha continuato – è l’amore di Dio che è fede, che ci rassicura, che ci viene incontro e che ci rigenera a vita nuova; la Porta Santa che avete varcato è un simbolo visibile di Cristo”. “Varcare quella porta – ha detto ancora l’Arcivescovo – significa lasciarci abbracciare ancora di più dalla misericordia di Cristo e significa entrare maggiormente nella presenza di Dio nel cuore degli uomini”.

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