“Grazie della vostra testimonianza di fede lungo le strade della nostra città.” Con questo saluto, il Card. Bagnasco ha introdotto un momento di preghiera, in Cattedrale San Lorenzo, dinnanzi ad una folla di confratelli, consorelle e fedeli, che si sono ritrovati in occasione della tradizionale processione del Giovedì Santo. “Ricordiamo i cristiani perseguitati, in modo speciale, i cristiani copti”, gli ultimi martoriati da una brutale forza cieca. “Che il Signore li conforti; accolga le anime dei nostri fratelli uccisi e sostenga chi rimasto, rafforzandoli nella fede perché continuino a vivere con coraggio la testimonianza” del proprio credo. Preghiamo perché il loro esempio, il loro sacrificio sia di sprone a noi perché non diventiamo cristiani tiepidi, incerti e smarriti” ma perché la nostra presenza, consapevole, “sia sale e lievito nella nostra terra e nella nostra comunità”. “Il mondo ha bisogno di cristiani coraggiosi – ha proseguito l’Arcivescovo – nessuno di noi si crede perfetto: tutti abbiamo bisogno del perdono di Cristo.” Guardando alle tante candele accese, un pensiero condiviso. “Abbiamo avuto il dono di una luce, la fede in Gesù Cristo. Si tratta di un dono incommensurabile per cui si ha il dovere di non farlo spegnere. Un dono che non è esclusivo per noi, ma per il mondo intero. “Coltiviamo questo tesoro, la fede in Gesù Cristo, per condividerne la gioia e ,quindi, moltiplicarla e diffonderla in una società, attraversata da infelicità interiore e tristezza. Con la nostra umile e coraggiosa testimonianza di fede cristiana facciamo carico della grande responsabilità, davanti a Gesù Eucaristia, di essere credibili testimoni”. La processione è proseguita, con la visita ai sepolcri presso l’Abbazia di S Matteo, per raggiungere la Basilica delle Vigne, accolti da Mons. Anselmi, e la Chiesa della Maddalena, concludendo il pellegrinaggio presso l’Oratorio dei Filippini. Momenti di preghiera e di raccoglimento anche in preparazione alla prossima visita di Papa Francesco.