Si è svolto in Episcopio, giovedì 24 marzo – presieduto dall’Arcivescovo – il ritiro spirituale di Quaresima per il personale degli Uffici di Curia.
L’appuntamento è iniziato con una relazione, a cura di Giancarlo Torre, sui risultati dei quattro “focus” riportati in sintesi, che si erano svolti il 16 dicembre, presenti i componenti degli Uffici.
Mons. Tasca ha quindi proposto una riflessione prendendo spunto da alcuni passi dei capitoli 14 e 15 del Vangelo di Marco, incentrati sulla morte di Gesù e sulla fatica della Chiesa primitiva di dare un senso alla sofferenza e alla morte che Gesù ha accettato con un libero atto umano in adesione alla volontà del Padre.
Facendo riferimento al lavoro che gli addetti della Curia svolgono nei loro uffici, ha sottolineato come questo debba essere fatto con vero spirito di servizio al Vangelo e alla Chiesa, e con la disponibilità, sull’esempio di Gesù, a superare difficoltà, sofferenze e a fare del silenzio, di fronte alle difficoltà e alle incomprensioni, uno stile di vita.
Ricordando come la vita di Gesù sia stata per trent’anni caratterizzata dall’umiltà e da nessuna rilevanza mediatica o risonanza mondana, ha invitato chi opera nella Chiesa a imitarne l’esempio attraverso uno spirito di fede e uno stile di vita generoso e maturo.
L’Arcivescovo ha quindi indicato tre “leggi” per appartenere al Regno di Dio: accettare la modestia degli inizi, l’insignificanza di chi bada solo a fare notizia e accettare la “contraddizione e lo scandalo” che provoca la croce di Gesù.
s.g.