Come ormai di consuetudine (una bella consuetudine!) nella settimana successiva alla festa del Battesimo del Signore, il Clero giovane della nostra diocesi, ha vissuto alcune giornate di fraternità. Il protrarsi dell’emergenza sanitaria, con le conseguenti limitazioni e attenzioni rispetto all’aumento dei contagi, ha richiesto nuovamente una programmazione più “casalinga”, ma, proprio questa situazione, ci ha regalato un’occasione per approfondire la conoscenza di alcune significative realtà diocesane ed organizzare incontri con il sapore di famiglia.
Purtroppo il numero dei sacerdoti presenti non è stato altissimo, ma, ciò che davvero importa è seminare segni di vera fraternità per far sì che, al di là delle attività organizzate, possa crescere sempre di più la consapevolezza che come presbiteri siamo chiamati a camminare insieme, non solo in funzione delle necessità pastorali, ma a partire dalla gratuità del dono ricevuto da Dio nel Sacerdozio ordinato.
Tutte le giornate sono state accompagnate dal nostro Arcivescovo e hanno visto la partecipazioni di altri sacerdoti incaricati di alcuni ambiti specifici della pastorale diocesana.
La prima “tappa di fraternità” è stata vissuta a Genova ed ha coinvolto i sacerdoti dell’A.R.M.O. (i cappellani del lavori) e il coordinatore dell’Ufficio Missionario diocesano; lo stesso giorno si sono uniti al pranzo anche i Vicari episcopali e i membri del Consiglio episcopale. Questa prima giornata ci ha fatto riflettere su come la fraternità possa trasformarsi in una grandissima energia e stimolo per vita pastorale, nella quale siamo tutti chiamati ad impegnarci non come singoli, ma come parte di un unico corpo inseriti nel percorso diocesano.
Come seconda occasione di fraternità il nostro piccolo gruppetto si è messo in viaggio verso la diocesi di Tortona per conoscere questa Chiesa particolare attraverso l’amicizia con il nuovo Vescovo – il “nostro” – Mons. Guido Marini. Senza dubbio la conoscenza reciproca tra mons. Marini e il nostro Clero diocesano e l’incontro con la vita di questa Diocesi sorella si è resa visibile e feconda nella Celebrazione Eucaristica nella cappella dell’episcopio, seguita poi da un disteso momento di dialogo con don Guido, la visita pomeridiana della Cattedrale, il Museo diocesano e il Santuario tortonese della Madonna della Guardia. In quest’ultima tappa tortonese abbiamo sperimentato l’attualità della testimonianza sacerdotale di San Luigi Orione, il suo amore per il Papa profusa in quella carità che desidera portare tutti a Gesù nella sua Chiesa.
Tutti questi incontri sono diventati anche spunto per riflettere, sia a livello personale che fraterno, su cosa lo Spirito stia dicendo alla nostra Chiesa particolare, ponendoci davanti a doni e carismi peculiari della nostra diocesi, ma anche ai problemi concreti che, oltre ad appesantire un po’ il cuore, possono essere accolti come occasione di rinnovato impegno ed entusiasmo.
Su questa stessa traccia si è svolto il terzo giorno di fraternità nel ponente diocesano con una splendida accoglienza nella parrocchia di Arenzano, la S.Messa nell’Oratorio di Santa Chiara, l’incontro con la fraternità francescana dei piani di San Giacomo e, dopo pranzo, la visita al nuovo centro di pastorale giovanile parrocchiale.
L’ultimo giorno, come sintesi del percorso, è stato dedicato ad un tempo di ritiro spirituale guidati dalla meditazione dell’Arcivescovo, un momento di verifica e la Veglia di preghiera delle Vocazioni in Seminario dove abbiamo chiesto al Signore che la nostra testimonianza di una vera fraternità possa dimostrarsi come un segno fecondo della bellezza della vocazione al sacerdozio.
don Stefano Bisio
Alcune foto delle giornate