Ci sono santi meno “noti” di altri. Probabilmente Santa Bakhita è tra questi e invece andrebbe conosciuta meglio, come la condizione che subì da bambina: la tratta di essere umani, realtà spesso nascosta o dimenticata. Di Santa Bakhita, protettrice di tutte le donne e gli uomini che sono venduti come schiavi nel mondo, la chiesa fa memoria ogni 8 febbraio, data nella quale ricorre la Giornata mondiale di preghiera e riflessione contro la tratta di persone promossa dalle Unioni Internazionali delle Superiori e dei Superiori Generali (UISG) e coordinata da Talitha Kum, la rete internazionale fondata dalla UISG e impegnata contro la tratta di persone. L’appuntamento genovese per S. Bakhita è appunto fissato per mercoledì 8 febbraio: a partire dalle 17.30, presso la Basilica delle Vigne, celebrazione della S. Messa, testimonianze e condivisione, cena nel chiostro. Giunta alla sua nona edizione, nel capoluogo ligure la Giornata è animata da Fondazione Auxilium, Comunità Papa Giovanni XXIII, Gruppo Rialzati e da molte altre realtà territoriali che portano avanti il Progetto “Hope This Helps – Il sistema Liguria contro la tratta e lo sfruttamento minorile”, promosso da Regione Liguria e finanziato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per le pari opportunità.