Prima della celebrazione, si è svolta la suggestiva processione delle confraternite ligure con i Cristi, tradizione di fede e devozione che ha colpito in particolare i delegati provenienti da tutta Italia.
Il Cardinale nell’omelia ha rivolto un pensiero particolare ai giovani, alle famiglie, ai diseredati, alle persone consacrate, ai sacerdoti e ai diaconi, auspicando che la forza dell’Eucarestia porti un mandato missionario a tutta la Chiesa italiana:
In particolare, a voi giovani – facendo nostre le parole che Papa Francesco vi ha rivolto a Cracovia – noi Pastori ripetiamo: non scoraggiatevi mai, l’umanità ha bisogno di voi, di “giovani svegli, desiderosi di rispondere al sogno di Dio e a tutte le aspirazioni del cuore” (Veglia GMG).
A voi famiglie, che siete Chiesa domestica e scuola accogliente di vita in tutte le sue fasi, giunga la nostra voce di ammirata riconoscenza. Lasciatevi incontrare dal Signore e custodite la Sua amicizia: una famiglia che prega non potrà mai essere semplicemente disperata né cadere totalmente in preda alla discordia.
A voi diseredati della vita, da qualunque parte veniate, rinnoviamo la nostra prossimità: il Dio dell’amore ci spinga a camminare insieme, nella promozione della stessa dignità e nella responsabilità di un comune destino.
A voi, persone consacrate, giunga la nostra gratitudine: abbiamo bisogno dei vostri voti, che ci dicono che Dio basta a riempire il cuore. E a voi claustrali, che avete scelto come mondo il perimetro dei vostri monasteri, chiediamo di esserci sentinelle vigilanti nel crepuscolo, anticipatrici dell’aurora.
A voi, carissimi sacerdoti e diaconi, che siete in mezzo al nostro popolo ogni giorno, confermiamo la nostra stima e amicizia: vi chiediamo umilmente di non farci mai mancare il vostro affetto. La nostra unità è il primo annuncio del Vangelo.
LEGGI IL TESTO INTEGRALE DELL'OMELIA DELL'ARCIVESCOVO