Giornata indimenticabile in diocesi: in piazzale Kennedy la S. Messa di chiusura del XXVI Congresso Eucaristico Nazionale

Quindicimila fedeli in piazzale Kennedy per la S. Messa di chiusura del XXVI Congresso Eucaristico Nazionale di Genova.
Prima della celebrazione, si è svolta la suggestiva processione delle confraternite ligure con i Cristi, tradizione di fede e devozione che ha colpito in particolare i delegati provenienti da tutta Italia.
Il Cardinale nell’omelia ha rivolto un pensiero particolare ai giovani, alle famiglie, ai diseredati, alle persone consacrate, ai sacerdoti e ai diaconi, auspicando che la forza dell’Eucarestia porti un mandato missionario a tutta la Chiesa italiana:

In particolare, a voi giovani – facendo nostre le parole che Papa Francesco vi ha rivolto a Cracovia – noi Pastori ripetiamo: non scoraggiatevi mai, l’umanità ha bisogno di voi, di “giovani svegli, desiderosi di rispondere al sogno di Dio e a tutte le aspirazioni del cuore” (Veglia GMG).
A voi famiglie, che siete Chiesa domestica e scuola accogliente di vita in tutte le sue fasi, giunga la nostra voce di ammirata riconoscenza. Lasciatevi incontrare dal Signore e custodite la Sua amicizia: una famiglia che prega non potrà mai essere semplicemente disperata né cadere totalmente in preda alla discordia.
A voi diseredati della vita, da qualunque parte veniate, rinnoviamo la nostra prossimità: il Dio dell’amore ci spinga a camminare insieme, nella promozione della stessa dignità e nella responsabilità di un comune destino.
A voi, persone consacrate, giunga la nostra gratitudine: abbiamo bisogno dei vostri voti, che ci dicono che Dio basta a riempire il cuore. E a voi claustrali, che avete scelto come mondo il perimetro dei vostri monasteri, chiediamo di esserci sentinelle vigilanti nel crepuscolo, anticipatrici dell’aurora.
A voi, carissimi sacerdoti e diaconi, che siete in mezzo al nostro popolo ogni giorno, confermiamo la nostra stima e amicizia: vi chiediamo umilmente di non farci mai mancare il vostro affetto. La nostra unità è il primo annuncio del Vangelo.

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