Il Gaslini continua i festeggiamenti per la ricorrenza dei 75 anni. Dopo la recente “festa di famiglia” avvenuta nel Salone del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, è stato presentato in anteprima per la stampa nella Sala Pertini del Bar Mangini e nel pomeriggio nella Sala delle Grida della Borsa lo scorso mercoledì 29 maggio il volume “Gaslini, settantacinque anni per la vita”, di Paolo Lingua, giornalista, e Antonio Infante, direttore generale dell’ospedale per ben 25 anni.
Il prof. Vincenzo Lorenzelli, illustrando il volume di cui ha redatto anche la prefazione, ha spiegato che la realizzazione di questo testo, nato per volontà della Gaslini onlus, vuole rendere omaggio alla storia del nosocomio, di cui ricorrono appunto i 75 anni.
Il libro, edito da Rizzoli, si divide in due parti: nella prima, Paolo Lingua ha tratteggiato la figura di Gerolamo Gaslini, nella seconda, Antonio Infante ha riassunto i momenti principali della storia dell’ospedale.
“La storia del Gaslini – ha detto Infante – è esemplare ed è una storia di vita vissuta”. L’ospedale, ha continuato il medico, è al giorno d’oggi una struttura d’avanguardia perché svolge un ruolo fondamentale nella ricerca e, grazie all’autonomia statutaria, riesce a mantenere un’assoluta libertà rispetto alle decisioni da portare avanti. Nelle sue pagine, Infante tratteggia la storia dell’Istituto nell’evoluzione del sistema sanitario fino ad oggi: il Gaslini è attualmente polo di riferimento nazionale per le realtà complesse ed è inserito nel piano sanitario regionale.
Paolo Lingua ha invece ritratto, nel libro, Gerolamo Gaslini nel suo ruolo di imprenditore e benefattore. “Gaslini è un self made man – ha detto Lingua – un imprenditore geniale che trova a Genova il polo economico di attrazione necessario per fare fortuna”. Gaslini divenne infatti monopolista nella raffineria degli oli di semi e grazie alle sue imprese fu protagonista della finanza internazionale.
La sua decisione di dare vita all’ospedale per bambini nasce, secondo Lingua, non solo dalla tragica scomparsa della figlia Giannina, ma anche dal suo desiderio di contribuire ad un’opera innovativa e unica nel suo genere. Gaslini decide così di puntare sull’eccellenza dei professionisti e su uno statuto che consenta libertà di azione nelle decisioni da prendere. Nel dopoguerra, Gaslini decide che l’ospedale pediatrico è una “sfida” da vincere. L’idea iniziale del Gaslini, che viene portata avanti ancora adesso, è quella di puntare sull’eccellenza e sull’avanguardia.
Le pagine finali del libro sono un corredo fotografico di valore: dal plastico del progetto di Angelo Crippa ai padiglioni in costruzione, dall’inaugurazione nel 1938 con Benito Mussolini fino alle visite dei Presidenti Pertini e Scalfaro. Infine, le visite dei Cardinali Bertone e Bagnasco e quelle dei Pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
Il prof. Vincenzo Lorenzelli, illustrando il volume di cui ha redatto anche la prefazione, ha spiegato che la realizzazione di questo testo, nato per volontà della Gaslini onlus, vuole rendere omaggio alla storia del nosocomio, di cui ricorrono appunto i 75 anni.
Il libro, edito da Rizzoli, si divide in due parti: nella prima, Paolo Lingua ha tratteggiato la figura di Gerolamo Gaslini, nella seconda, Antonio Infante ha riassunto i momenti principali della storia dell’ospedale.
“La storia del Gaslini – ha detto Infante – è esemplare ed è una storia di vita vissuta”. L’ospedale, ha continuato il medico, è al giorno d’oggi una struttura d’avanguardia perché svolge un ruolo fondamentale nella ricerca e, grazie all’autonomia statutaria, riesce a mantenere un’assoluta libertà rispetto alle decisioni da portare avanti. Nelle sue pagine, Infante tratteggia la storia dell’Istituto nell’evoluzione del sistema sanitario fino ad oggi: il Gaslini è attualmente polo di riferimento nazionale per le realtà complesse ed è inserito nel piano sanitario regionale.
Paolo Lingua ha invece ritratto, nel libro, Gerolamo Gaslini nel suo ruolo di imprenditore e benefattore. “Gaslini è un self made man – ha detto Lingua – un imprenditore geniale che trova a Genova il polo economico di attrazione necessario per fare fortuna”. Gaslini divenne infatti monopolista nella raffineria degli oli di semi e grazie alle sue imprese fu protagonista della finanza internazionale.
La sua decisione di dare vita all’ospedale per bambini nasce, secondo Lingua, non solo dalla tragica scomparsa della figlia Giannina, ma anche dal suo desiderio di contribuire ad un’opera innovativa e unica nel suo genere. Gaslini decide così di puntare sull’eccellenza dei professionisti e su uno statuto che consenta libertà di azione nelle decisioni da prendere. Nel dopoguerra, Gaslini decide che l’ospedale pediatrico è una “sfida” da vincere. L’idea iniziale del Gaslini, che viene portata avanti ancora adesso, è quella di puntare sull’eccellenza e sull’avanguardia.
Le pagine finali del libro sono un corredo fotografico di valore: dal plastico del progetto di Angelo Crippa ai padiglioni in costruzione, dall’inaugurazione nel 1938 con Benito Mussolini fino alle visite dei Presidenti Pertini e Scalfaro. Infine, le visite dei Cardinali Bertone e Bagnasco e quelle dei Pontefici Giovanni Paolo II e Benedetto XVI.
Francesca Di Palma