“Come essere Chiesa dia-logica”. A Trieste il Convegno dell’Ufficio Nazionale Ecumenismo e Dialogo Interreligioso della CEI

Il tema del convegno 2024 dell’Ufficio Nazionale Ecumenismo e Dialogo Interreligioso (UNEDI) della CEI è stato: “Come essere Chiesa dia-logica”. Tanti gli spunti, le riflessioni e i momenti di preghiera che, nella cornice della bella Trieste, hanno coinvolto i delegati diocesani e i rappresentanti nazionali delle Realtà di impegno sociale dal 22 al 24 novembre. Come un filo rosso una domanda è stata presente nei giorni del convegno: “Quanto coraggio serve per dialogare?”. Una domanda declinata in vario modo: il coraggio di dialogare a partire dalla consapevolezza che nessuno si salva da solo, il coraggio di darsi del tempo per dialogare, il coraggio di dialogare non per uniformarsi. Un dialogo che, d’altronde, è necessità legata alla natura relazionale dell’uomo. Le sfide che il dialogo lancia sono tante e variegate, si sente in questi nostri tempi il desiderio di un dialogo franco che abbia come motivo non solo comunicare ma annunciare il Vangelo. Sono, infatti, Cristo e l’annuncio della sua morte e risurrezione la motivazione ultima del dialogo ecumenico e interreligioso. In questo modo il dialogo diviene l’antidoto al conflitto che sembra essere diventato l’unico modo per affrontare le crisi, tanto che alcune volte sembra che la credibilità sia legata al fatto che si abbia qualcuno da combattere. Il dialogo, poi, aiuta a non gestire i problemi come se fossero perenni emergenze perché invita a trovare una via comune concreta da perseguire. Infine, il dialogo rende cosciente l’uomo che vive in una sostanziale interdipendenza con gli altri uomini, cioè – in altre parole – che è chiamato a costruire legami. Questa parola è diventata desueta come se facesse paura, come se oggi gli esseri umani pensassero che non hanno bisogno di nessuno nella vita. Invece, il suo valore è da scoprire. Sono i legami sani, fondati sul dialogo, che ci sostengono. Il primo legame indissolubile è quello con Dio, legame che è tanto invisibile quanto indispensabile. Nel rapporto con Dio scopriamo chi siamo, qual è la nostra grande vocazione e come devono essere le relazioni con i fratelli e le sorelle cristiani e di altre religioni.

 

don Gabriele Bernagozzi
Delegato Diocesi di Genova per l’Ecumenismo e Dialogo Interreligioso

 

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