Papa Francesco continua la sua evangelizzazione dando a questa IV Giornata Mondiale dei Poveri – DOMENICA 15 NOVEMBRE – un titolo significativo: “Tendi la tua mano al povero” (Sir 7,32).
Qual è l’obiettivo di questo gesto? La risposta è nelle prime righe del messaggio: “…aiutare anche noi a concentrare lo sguardo sull’essenziale e superare le barriere dell’indifferenza”.
Chi tende la mano ha trovato davanti a sé un problema, per esempio: il samaritano della parabola ha visto sul ciglio della strada un ferito e immediatamente ha pensato cosa fare. Chi è quest’uomo? Un padre, uno sposo, un figlio? Come è facile essere distratti da cose superficiali e dimenticare la verità dell’uomo. “Tendere la mano al povero” è allora non temere che ci siano dei poveri, e accettando questo, è chiedersi cosa è essenziale per la vita umana.
Se i poveri sono dei “diversi” da allontanare dallo sguardo, dipende dal fatto che abbiamo bisogno di sapere che tutto quello che possediamo è indispensabile per sentirci uomini. Il fallimento impaurisce chiunque, non la riuscita di un gruppo, senza la gioia che tutti abbiano l’essenziale, dice chiaramente che gli altri sono considerati concorrenti in una realizzazione che lascerà sulla strada degli sconfitti.
L’indifferenza è una povera difesa, che impiega energie notevoli per preparare la sconfitta finale (la nostra morte), come qualcosa di definitivo. Pensare ai poveri non è avere un senso di pietà lacrimoso, ma porsi le vere domande: sulla destinazione universale dei beni, sull’organizzazione della società, sulla capacità di apertura ai valori autentici.
Accettare la sfida che il Papa ci propone con la Giornata Mondiale dei Poveri è accettare di crescere nella nostra dignità di persone!
Mons. Marino Poggi
Direttore Caritas Diocesana
In vista della Giornata Mondiale dei Poveri, in programma domenica 15 novembre, la Caritas diocesana, con l’autorizzazione dell’Arcivescovo, propone alle parrocchie la seguente iniziativa di solidarietà.
Si chiede ai Parroci di far preparare un certo numero (dieci-quindici circa) di cestini-pranzo, segnalandone – entro venerdì 13 novembre – il numero alla Caritas, la quale invierà i poveri, muniti di un apposito biglietto, a ritirarli in un orario (tarda mattinata) che sarà comunicato dalle parrocchie che avranno aderito all’iniziativa e che dovranno tenere però conto della propria posizione in modo che sia ‘centrale’ e facilmente raggiungibile per il ritiro dei cestini da parte delle persone bisognose.
Quanto avanzerà sarà ritirato nel pomeriggio dalla Caritas stessa per la cena dei poveri.