Domenica 1 marzo 2020 l’Arcivescovo ha celebrato la S. Messa senza concorso di popolo nella Cappella del Seminario Arcivescovile.
In ottemperanza alle ordinanze delle Autorità civili competenti in materia di sicurezza sanitaria, i Vescovi della Regione Ecclesiastica Ligure hanno emanato infatti un provvedimento di sospensione di tutte le celebrazioni con concorso di popolo, comprese le Sante Messe, fino alla mezzanotte di domenica 1 marzo. L’Arcidiocesi di Genova, seppure conscia dei disagi, aderisce unanime a questa disposizione.
Per i fedeli c’è stata dunque l’impossibilità di ottemperare al precetto festivo, come avviene in altre occasioni di grave impedimento oggettivo.
L’ascolto e la visione della S. Messa celebrata dal Cardinale in Seminario è stata possibile grazie alla diretta tv offerta da TV2000, TelePace Chiavari e Telenord. Inoltre è stata trasmessa in diretta streaming sul sito della Diocesi e su quello de Il Cittadino. Anche se i mezzi di comunicazione, certamente, non soddisfano il precetto per coloro che non sono legittimamente impossibilitati, tuttavia, attraverso il loro uso, la Parola di Dio viene annunciata, la vita cristiana incoraggiata, la preghiera sostenuta, la comunione ecclesiale resa visibile.
“Adorare Dio – ha detto nell’omelia – significa lasciarci amare, servirLo vuol dire lasciarci salvare, seguirLo è gioia e pace.”Nel commentare le letture e il Vangelo della prima domenica di Quaresima, l’Arcivescovo ha sottolineato in questo tempo di conversione, siamo invitati a guardare a Cristo: le sue tentazioni sono anche le nostre.
Spesso non vogliamo abituarci al bene. “A Gesù – ha detto – che è volto di Dio e icona dell’umanità vera, volgiamo fisso lo sguardo del cuore, affidando a Lui, per le mani della Santa Vergine”.
Il testo integrale dell’omelia dell’Arcivescovo
Il video della S. Messa