Sono stati presentati mercoledì 18 aprile alla presenza dell’Arcivescovo i lavori di restauro eseguiti sulla Cupola di San Lorenzo. Iniziate a giugno 2015, le operazioni di bonifica e rifacimento si stanno concludendo in questi giorni.
L’Architetto Claudio Montagni ha presentato il dettaglio delle operazioni eseguite sulla cupola, illustrando anche le tecniche e i materiali impiegati. Quanto eseguito ha consentito di studiare la cupola del duomo come mai è stato possibile sino ad oggi. Non solo la fase costruttiva presieduta dall’architetto perugino Galeazzo Alessi, ma anche il periodo successivo, sino ad arrivare ai giorni nostri.
Le opere compiute oltre a consolidare la cupola e porre freno al degrado cui era ormai sottoposta da diversi decenni, hanno consentito di riscrivere la storia di questo insigne monumento, mai studiato in profondità.
Quanto rintracciato dai lavori appena conclusi e da documenti inediti rinvenuti in diversi archivi, ha consentito di evidenziare una serie di importanti notizie che consentono nuova luce sull’opera di Galeazzo Alessi e del suo rapporto con la Città di Genova.
La cupola dell’Alessi è la prima cupola di Genova. La cupola alessiana era ricoperta in piombo, secondo la tradizione romana, luogo di formazione dell’Alessi, direttamente nel cantiere petrino quando il direttore dei lavori era Antonio da Sangallo il Giovane.
Pertanto la cupola della Cattedrale diventa nuovamente paradigma, modello per la futura architettura genovese, sull’esempio della quale nasceranno le più importanti chiese cittadine e non solo.
Sono intervenuti in sede di presentazione dei lavori: Mons. Carlo Sobrero, Prefetto della Cattedrale; il Dott. Vincenzo Tinè, Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Genova e le Province di Imperia, La Spezia e Savona; il Dott. Roberto Timossi, del Comitato di Gestione della Compagnia di San Paolo e l’Arch. Paolo Raffetto, Presidente dell’Ordine degli Architetti della Provincia di Genova.
Hanno relazionato circa i lavori eseguiti e i gli aspetti di carattere storico e artistico il Prof. Lauro Magnani, il Prof. Clario Di Fabio e l’Arch. Claudio Montagni.
Soddisfazione è stata espressa dal Card. Angelo Bagnasco, che ha ricordato come questa operazione che conferisce nuovo splendore alla Cattedrale si inserisca proprio nei 900 anni della sua consacrazione.