Crollo Ponte Morandi. L’omelia del Card. Angelo Bagnasco ai funerali di alcune delle vittime

Sabato 18 agosto nel Padiglione B della Fiera di Genova si sono celebrate le esequie solenni di 18 delle 41 vittime del crollo del Ponte Morandi.
I funerali sono stati celebrati dal Card. Angelo Bagnasco, Arcivescovo di Genova, e concelebrati da Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo Ausiliare della Diocesi di Genova, Mons. Alberto Tanasini, Vescovo di Chiavari, Mons. Luigi Ernesto Palletti, Vescovo di La Spezia-Sarzana-Brugnato, Mons. Martino Canessa, Vescovo Emerito di Tortona. Molti i sacerdoti diocesani che hanno scelto di essere presenti per la concelebrazione.
Nell'omelia l'Arcivescovo ha parlato di una ferita profonda, fatta innanzitutto dallo sconfinato dolore per coloro che hanno perso la vita e per i dispersi, per i loro familiari, i feriti, i molti sfollati, ma allo stesso tempo ha dato voce al desiderio di riscatto di una città piegata ma che oggi non si arrende: “l’anima del suo popolo in questi giorni è attraversata da mille pensieri e sentimenti, ma continuerà a lottare. Come altre volte, noi genovesi sapremo trarre dal nostro cuore il meglio, sapremo spremere quanto di buono e generoso vive in noi e che spesso resta riservato, quasi nascosto”.
In conclusione l'Arcivescovo ha invitato a non distogliere lo sguardo da Dio, fonte di speranza e fiducia, per evitare la disperazione e tornare a guardare il mondo con coraggio, camminando insieme per costruire nuovi ponti.

Leggi il testo integrale dell'omelia del Cardinale Bagnasco
 

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