Sussidio cinematografico della CEI per l’Avvento 2021

Il Sussidio pastorale propone un cammino dal buio alla luce, tracciato da cinque titoli recentissimi e da quattro classici, per orientare lo sguardo al Natale.

24 Novembre 2021

“Una piccola sosta nel tran tran quotidiano per orientare il cammino verso il Natale”. Così Vincenzo Corrado, direttore dell’Ufficio nazionale per le comunicazioni sociali, definisce il Sussidio pastorale per l’Avvento “Il cammino della speranza”, preparato dalla Commissione nazionale valutazione film della CEI.

Si tratta di un percorso dal buio alla luce, tracciato da cinque titoli – 4 in streaming/home video e una novità 1 al cinema – che presentano una risposta o un riscatto davanti a situazioni di frattura e deragliamenti: “Minari” (2021) di Lee Isaac Chung, “Crazy for Football. Matti per il Calcio” (2021) di Volfango De Biasi, “Nowhere Special” (2020) di Uberto Pasolini, “La vita che verrà. Herself” (2020) di Phyllida Lloyd e “Conversazione con Francesco su vizi e virtù. Versione integrale” (2021) di Dario E. Viganò. “Come le fiammelle di una corona d’Avvento, si accendono cinque verbi – desiderare, trasformare, custodire, benedire e accogliere – che corrispondono ad altrettanti atteggiamenti”, rileva Corrado evidenziando che “al dubbio risponde il desiderio, alla disperazione la trasformazione, alla dissipazione la custodia, al pessimismo e alla frustrazione la benedizione, al narcisismo egoico l’accoglienza”.

Curato da Massimo Giraldi, Sergio Perugini, don Andrea Verdecchia ed Eliana Ariola, il Sussidio propone anche un rimando all’Archivio storico della Cnvf, alla memoria delle “Segnalazioni cinematografiche”, con quattro titoli classici che raccontano l’incontro che apre alla speranza o alla salvezza miracolosa: “La vita è meravigliosa” (1946), “Miracolo a Milano” (1951), “Mary Poppins” (1965) e “Il pranzo di Babette” (1987).

“C’è un movimento interiore – spiega il direttore dell’UCS – che consente di vivere al meglio l’attesa, anche attraverso le immagini e l’ascolto. È un’attitudine che dà senso e genera novità. Il punto di contatto sta proprio nella capacità di vivere e orientare la speranza; non le nostre piccole speranze giornaliere, ma la speranza vera, quella dà significato agli eventi e dà forma alle decisioni”.

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