Storico giorno, per Genova, per la Liguria e per l’Italia intera, lunedì 3 agosto, per l’inaugurazione del Ponte “Genova- San Giorgio” al termine di soli 15 mesi di lavoro.
La presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, all’evento ha significato il plauso dell’intero Paese per quanto è stato compiuto.
Come non sottolineare in proposito la bellezza del progetto del ponte, capolavoro e dono di Renzo Piano, l’efficienza straordinaria e tenace del Commissario Marco Bucci, Sindaco di Genova, la collaborazione delle istituzioni nazionali e locali e la pronta, diuturna opera delle aziende e dei singoli lavoratori, siano questi dirigenti o semplici operai.
All’ inaugurazione sono stati invitati l’Arcivescovo Marco Tasca e il Cardinale Angelo Bagnasco. La loro presenza è stato un segno di gratitudine per la vicinanza, il sostegno e l’apprezzamento della Chiesa genovese a tutti coloro che, nei due anni di lavoro hanno avuto parte e merito nella costruzione del nuovo ponte.
Impartendo la benedizione Mons. Marco Tasca ha espresso il compiacimento della Chiesa genovese a questa nuova opera “che nasce dall’impegno e dalla collaborazione, dall’armonia di competenze e di responsabilità, dalla dedizione e dalla perizia di chi, a tutti i livelli, ha lavorato perché si giungesse a questo giorno”.
L’Arcivescovo ha auspicato che il nuovo ponte “sia un segno di comunione e di fraternità, un invito al superamento delle opposizioni e delle incomprensioni, un monito che ci impone di custodire, con umiltà, la memoria di quanto accaduto”.
Non va dimenticato infatti “chi in questo luogo ha perduto familiari e amici, chi ha dovuto lasciare la propria casa, chi ha subito danni al proprio lavoro”.
Il nuovo ponte – ha concluso Mons. Tasca – “faciliterà le comunicazioni e gli scambi, umani e commerciali, di cui la nostra terra ha tanto bisogno” e “aiuterà a coltivare i sogni di bontà di chi farà qui la propria strada attraversando la nostra città”.
Nell’ora piovosa che ha preceduto l’inaugurazione, uno splendido arcobaleno ha infiorato il “Genova-San Giorgio”: come al termine del diluvio universale, di cui parla la Bibbia, apparve nel cielo l’arcobaleno quale segno di una rinnovata alleanza tra Dio e l’umanità, così l’arcobaleno apparso a corona del nuovo ponte di Genova, dopo tanta sofferenza e preoccupazioni del passato e del presente, sia il segno ben augurale di una rinnovata alleanza e di una convinta speranza, per il domani di tutte le persone che fanno parte della nostra Città e dell’intero nostro Paese.