Il settimanale diocesano verso i 150 anni di storia. Riportiamo uno stralcio dell’editoriale del Direttore Silvio Grilli pubblicato sul numero ‘speciale’ in uscita il 20 aprile 2023:
La nostra testata il prossimo 1° ottobre 2023 compie 150 anni dalla fondazione e con questo numero cogliamo l’occasione per presentare a chi ci legge alcune per noi importanti considerazioni.
Innanzitutto, ringraziamo gli Arcivescovi, i quali, con i loro più stretti collaboratori e con gli Uffici di Curia ci hanno dato e ci danno sostegno nello svolgimento della professione giornalistica a servizio dell’Arcidiocesi.
Ringraziamo i lettori – e in particolare gli abbonati – che ci leggono, ci apprezzano e ci aiutano.
Ringraziamo le parrocchie, i sacerdoti, i religiosi e il mondo associativo diocesano che, servendosi del settimanale, trovano nelle sue pagine la conoscenza e la condivisione della missione della Chiesa diocesana, con particolare attenzione al cammino sinodale in atto.
Pensiamo che il valore del settimanale cattolico lo si possa cogliere non solo e non tanto nelle pagine dei nostri giorni, ma nell’immenso lavoro svolto in 150 anni di storia e le cui raccolte annuali sono custodite nella biblioteca del Seminario Arcivescovile del Righi.
Il Cittadino, infatti, ha valorizzato quanto di positivo la Chiesa e la Città hanno compiuto insieme per il bene del nostro convivere ed ha criticato il male con determinazione e coraggio. Facendoci interpreti del bene compiuto, non abbiamo dimenticato l’opera umile e generosa dei sacerdoti, dei religiosi e dei laici che hanno meritato di essere difesi e ricordati. Mantenendoci nel solco del passato e del presente tracciato dall’insieme dei giornali cattolici, non abbiamo dimenticato il sostegno alla società nelle grandi tragedie locali e mondiali o nascosto e taciuto il giudizio severo nei confronti dei seminatori di guerre e ingiustizie.
Sulle nostre pagine hanno trovato ampio spazio valori ed impegni quali la libertà, la giustizia, l’equità sociale, il vivere democratico, il progresso economico, la difesa del mondo del lavoro, l’ingente opera di carità verso i poveri, l’accoglienza ai migranti e ai profughi.
Non vogliamo dimenticare, infine, il lavoro nel campo della comunicazione sociale, oggi estremamente variegata, che Il Cittadino ha messo in atto lungo tutta la sua storia.
Sono numerosi, infatti, i giornalisti che hanno iniziato la professione grazie all’umile ma capace “scuola di giornalismo” frequentata nelle redazioni di Via Serra e di Piazza Matteotti, dall’era delle linotype a quella dei computer, fino ai giorni nostri in cui i redattori de Il Cittadino sono al lavoro per portare avanti l’informazione diocesana su più fronti: la carta stampata, i siti web diocesani, i social network, i video servizi.
Silvio Grilli