Le aggregazioni laicali delle diocesi liguri si sono incontrate con l’Arcivescovo, Mons Marco Tasca, sabato 2 aprile presso la Curia arcivescovile di Genova per condividere il cammino delle Chiese locali sul tema del sinodo e sulla prospettiva di camminare insieme in una comune testimonianza di fede. Per la prima volta non solo tutti i Vescovi, ma tutto il Popolo di Dio è coinvolto nel processo sinodale: certamente si tratta di una decisione nuova e profetica che comunque si nutre di interventi e relazioni che in molte parrocchie e ambiti ecclesiali si sperimentano già da molti decenni. La modalità sinodale può diventare uno strumento quando riceve la sua forza e vitalità dalla vita spirituale di ogni singolo fedele e in cui l’intervento e la presenza di Dio diventano luce e prospettiva. Nei percorsi di metodo e nelle consultazionidobbiamo innanzitutto ascoltare lo Spirito Santo quale unico maestro per discernere e per costruire la Chiesa che Dio vuole. Nella condivisione dei responsabili delle diocesi emerge il bisogno di coordinate e riferimenti senza i quali ci si sente “sbattuti dal vento” e impreparati nel costruire. Certamente il sinodo, attraverso la capacità dei Vescovi e delle équipes, smuove sempre qualcosa, un cambio di passo e di mentalità viene offerto per vivere il messaggio del Vangelo nella novità di una vita autentica e di gioia. Si constata che le realtà delle aggregazioni laicali si sono impoverite durante il covid, ma dal lavoro del sinodo nasce un piccolo segno di incoraggiamento che ha permesso di ritrovarsi e di camminare insieme per costruire un rapporto nuovo tra i partecipanti. Consapevoli di essere una minoranza si è chiamati ad essere luce per le genti e sale della terra nella testimonianza quotidiana che diventa una missione e una proposta di creatività pastorale. Una luce che non si spegne, ma continua ad ardere nel cuore della Chiesa proprio come il fuoco di quella Parola di Dio che diventa il fondamento di ogni conversione pastorale. Esiste la percezione che non tutti all’interno della chiesa siano attenti alla proposta del sinodo ma questo non deve generare sterili contrapposizioni ma stimolo per andare avanti con pazienza e con determinazione trovando nella verità di Dio l’unica forza per il discernimento. Dai laici emerge il bisogno di una riflessione sul ruolo del laicato nella Chiesa approfondito e alimentato da nuovi contributi: più volte, infatti, si richiama la piena dignità in Cristo di tutti i credenti, uomini e donne, in quanto membra vive della Chiesa- popolo di Dio. Il cantiere è aperto e incontrarsi diventa sempre importante e necessario. Ascoltarci per conoscersi è già un modo per camminare insieme sulla via dello Spirito del risorto che spalanca i cuori alla docilità dell’unica Parola che salva.
Francesco di Comite