Domenica 17 ottobre si è aperto l’anno pastorale della diocesi e il cammino sinodale in Cattedrale con la recita del Vespro presieduto da Mons. Marco Doldi, Vicario Generale.
L’Arcivescovo, che la mattina era a Roma per partecipare all’ordinazione episcopale di Mons. Guido Marini, è arrivato per la seconda parte dell’incontro ovvero la consegna dei mandati ai rappresentanti delle varie zone dei catechisti, dei ministri straordinari della comunione e degli educatori.
Numerosi i presenti in Cattedrale che hanno dato un forte segnale di partecipazione e di desiderio di ricominciare ‘in presenza’ l’attività della diocesi, dopo un periodo di restrizioni che ne hanno limitato la vita e il cammino, senza però mai perdere la speranza.
L’avvio del cammino sinodale e dell’anno pastorale è stato dato significativamente nel giorno della solennità di N.S. della Pietà e del Soccorso, la ‘Madonna della Cattedrale’, a cui i genovesi si rivolgono con fiduciosa preghiera per esprimere gratitudine e per chiedere grazie.
Mons. Marco Doldi al termine del suo intervento ha invitato ad accogliere con fiducia il cammino sinodale, anche se non tutto ora appare chiaro. Si tratta, infatti, di una proposta articolata anche temporalmente che gradualmente sarà più chiara e semplice; è necessario rispondere alla chiamata a un impegno preciso, ossia quello di camminare insieme, di sforzarsi di non andare per la propria strada pensando sia sempre quella migliore, ma mettersi in ascolto, aprire il proprio cuore e fidarsi per costruire davvero un percorso insieme al prossimo nella Chiesa, sotto la guida dello Spirito. Il lavoro silenzioso fatto finora in diocesi per prepararsi a questo evento sicuramente porterà frutto e il primo incontro con i referenti parrocchiali, chiamati a far conoscere il percorso sinodale nelle comunità sul territorio, che si è svolto sabato 16 ottobre nella sede ex Postel, è stato un primo fondamentale passo.
Mons. Doldi ha offerto alcune riflessioni che hanno aiutato ad avere un primo approccio con questa proposta della Chiesa universale che si svilupperà però soprattutto nelle chiese locali: “Questo è un giorno di grazia – ha detto -: in comunione con tutta la Chiesa, comincia il cammino sinodale, sotto lo sguardo della Madonna di cui oggi festeggiamo la memoria della Beata Vergine della Pietà e del Soccorso, la ‘Madonna della Cattedrale’. Da tempo la diocesi si sta preparando a questo cammino, coinvolgendo i sacerdoti e radunando ieri i referenti delle parrocchie; iniziamo con fiducia nella parola del Santo Padre che desidera questo per la Chiesa, non come un appuntamento tra i tanti. Lo desidera perché possiamo imparare uno stile nuovo. Il Sinodo non sarà un avvenimento ‘romano’, ma un momento delle chiese locali che vivranno l’esperienza dell’apostolo Pietro che, grazie all’incontro con Cornelio il centurione, ha maturato la sua fede.
Ci viene chiesto di stare uniti per compiere un cammino e per interrogarci su come il nostro tempo, in cui tutto sta cambiando, ci chiede di seguire meglio Cristo Signore.
Già il Concilio Vaticano II aveva invitato la comunità credente a scrutare i ‘segni di tempi’, che non sono solo i cambiamenti, ma tutti quegli elementi che possono aiutare a seguire Cristo Signore. Siamo in ascolto innanzitutto della Parola di Dio, ma anche di quello che lo Spirito dirà attraverso la storia di ciascuno di noi. In questo modo formeremo comunione e saremo Chiesa che cammina nella storia. Come nel cenacolo i discepoli erano intorno a Maria, così anche noi siamo sotto lo sguardo della Madonna del Soccorso, immagine che è in Cattedrale da tanti secoli. Domandiamo a lei la grazia di poter camminare sotto la guida dello Spirito Santo, sentiamoci uniti in questa Chiesa madre e torniamo nelle nostre parrocchie e ambienti, anche se divisi fisicamente, uniti in un solo corpo che è la Chiesa. Accogliamo con fiducia il cammino proposto anche se oggi non è tutto chiaro, ma riconosciamo che la Chiesa è sempre guidata dallo Spirito Santo”.
L’Arcivescovo quindi ha recitato la preghiera di affidamento a Maria all’altare della Madonna della Pietà e del Soccorso, mettendo proprio sotto il suo sguardo il cammino sinodale appena iniziato; la preghiera è stata adattata per inserire questa specifica richiesta di intercessione.
Quindi il significativo momento del ‘mandato’ dalle mani del Vescovo agli operatori pastorali (un rappresentante per ogni zona) perché prestino il loro servizio nelle diverse comunità animati dalla fede e dal desiderio di diffondere il Vangelo specie in questo percorso sinodale; il mandato è stato consegnato ai catechisti, ai ministri straordinari della comunione e agli educatori.
Mons. Tasca ha voluto esprimere loro un ringraziamento molto sentito: “Grazie per il vostro servizio gratuito alla Chiesa, è un bel segno specialmente all’inizio di questo percorso che la Chiesa ci propone; dedicheremo il primo anno all’ascolto e quindi chiediamo al Signore che ci conceda la grazia di saper ascoltare e saper cogliere la storia che sta tracciando in ognuno di noi!”
Mons. Tasca ha quindi incontrato gli educatori che si erano riuniti già nel pomeriggio per un momento di formazione organizzato in laboratori.
Alcune foto della funzione svolta in San Lorenzo
La registrazione del momento in cattedrale per l’inizio dell’Anno Pastorale e l’apertura del Cammino Sinodale