Narrare la Misericordia nell’iniziazione cristiana

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L’intervento di Don Bruno Ferrero, sacerdote salesiano, da anni impegnato nell’ambito della catechetica, autore di moltissimi racconti e testi utili a livello educativo e catechistico, ha fornito ai numerosi presenti che affollavano la Sala Quadrivium spunti di metodologia e consigli per la trasmissione della fede alle giovani generazioni.
La premessa essenziale a tutto il discorso è già nel sottotitolo: “Nessuno guida un altro dove non è mai stato”. In effetti, questo è molto vero in ogni situazione, tanto più in catechesi: solo la fede fatta propria e dunque vissuta può essere trasmessa in modo efficace.
Con le parole possiamo anche non essere sinceri, ma “su quello che si è – ha detto il relatore- non si mente mai, perchè i ragazzi se ne accorgono”.
Punto di partenza per ogni percorso che voglia condurre a una riflessione sulla misericordia ricevuta e data, è la gratitudine, a cui Don Bruno esorta: ogni giorno ringraziare per la vita avuta in dono è già un inizio che fa vedere ogni cosa in un’ottica diversa. Sfogliando le pagine della Bibbia, anche qua e là, troviamo sempre motivi per presentare la misericordia, ma prima ancora emerge l’atto della creazione come atto supremo di Amore che ogni giorno si rinnova tenendoci in vita. La grandezza di ogni vita e la sua sacralità ogni volta ci sorprendono mentre contempliamo l’amore quasi materno di Dio che ha voluto fortemente la sua creatura; la constatazione di questa gratuità suscita in noi lo stupore davanti alle grandi opere di Dio, ci fa riconoscere che la vita è meravigliosa e dunque ci fa sentire di amare l’umanità. Non esistono – ha proseguito il relatore- persone cattive ma solo persone scoraggiate: per questo occorre trasmettere il coraggio di vivere.
Poi si è domandato:”Come guardare chi ci sta accanto?” Bisogna guardarsi negli occhi, il che significa:”Ti dò tutta la mia attenzione, sei importante per me. La misericordia è il cuore che vede”.
E mentre tanti sentimenti forse si possono anche fingere, ce n’è uno per il quale ciò non è possibile: è la stima, un valore molto importante per infondere coraggio. E, tanto più in famiglia, sarebbe prezioso guardarsi di più, parlarsi di più, ascoltarsi di più.
E infine, un consiglio ai padri che trarrebbero grande giovamento da una, per così dire, dichiarazione d’amore ai propri figli, di questo tenore: “Io ti amo, e perciò cercherò di impedirti in qualunque modo di sbagliare, che è ciò che Dio stesso dice a noi, quando afferma: “Io vado a prepararvi un posto”, dove si vivrà in una piena relazione di amore. Dichiarando il motivo per cui a volte è necessario dire dei no, motivandoli, i padri danno una giustificazione plausibile alla loro severità rendendo accettabile la loro autorevolezza di adulti.
 
Sabato 30 gennaio presso la sala Quadrivium dalle ore 15 alle ore 17 don Bruno Ferrero, eccellente autore di molti libri di storie per il catechismo, ci parlerà della narrazione, di come narrare nella catechesi sia una mossa vincente, perché attrae, stupisce, e trasporta in quel tempo e in quello spazio in cui ci si vuole collocare per l’annuncio e l’ascolto.
Ci condurrà a “stare” nella Misericordia, perche “nessuno guida un altro dove non è mai stato”. Ci condurrà, affinchè anche il catechista sappia condurre a sua volta, sui sentieri della “gratitudine”, della “meraviglia”, del “saper vedere l’invisibile”, del “segreto della famiglia” (dove si sperimenta la riconoscenza, l’appartenenza, l’accoglienza, la tenerezza, il perdono e il sacrificio), della “mitezza”, della “responsabilità”, per essere adulti dalla vita significativa e che rispettano “fino in fondo il piano di Dio”. Questo è essere misericordiosi. Solo se come educatore e catechista lo sono, o sono in cammino per esserlo, potrò condurre alla Misericordia per una strada che è già conosciuta, percorsa o che sto percorrendo per grazia di Dio, che mi invita e guida.
Questi sono solo spunti di un cammino che saremo condotti a sviluppare mediante le parole del relatore, lasciandoci accompagnare nel racconto più grande ed affascinante che una creatura può ascoltare : quello sulla Misericordia di un Padre che solo per queste vie di bellezza può mettersi in relazione d’amore con le sue creature, donar loro Misericordia facendone così dei misericordiosi.
Non occorre iscrizione.
a cura di Paola Radif