Il Cardinale nel suo scritto ai genitori, parte dal progetto che a Natale vede la sua realizzazione nellIncarnazione del Figlio eterno di Dio che nasce tra noi, per evocare poi altri temi che vanno oltre, come quello della memoria che lo stupore del Natale sollecita, facendo emergere ricordi di volti cari, di momenti belli, di buoni sentimenti che vengono alla superficie dal tempo passato dellinfanzia, quando gli eventi della fede erano vissuti nella purezza ingenua delletà e per questo percepiti splendidi
Ma tale tempo del Natale non deve però, dice il Cardinale, essere sentito come una favola, perché esso è un fatto: se così fosse saremmo veramente infelici e in cammino verso il vuoto. Da Betlemme cominciano tutti i nostri giorni e se continuiamo a vedere accesa la luce che irruppe in quella notte oscura la nostra vita assumerà la forma del presepe. E questo il centro della lettera: il presepe diventa vita vissuta ogni giorno da ciascuno di noi; in esso troviamo lumiltà di Dio che si fa simile a noi per donarci la vita, i pastori con le fatiche come le nostre, le ombre e le luci come ci sono nella vita di ciascuno, vediamo strade e sentieri dove le figure camminano, si incontrano, vanno verso un’unica meta, gli angeli che volano: sono gli annunciatori del divino che è lì presente nel Bambino custodito e protetto da Maria e Giuseppe. E il mondo altro che esiste e che spesso, indaffarati e distratti come siamo, dimentichiamo, ma cè e ci abbraccia e attende. E infine i Magi, gli uomini in ricerca del senso del tutto, che ci insegnano a percepire le cose come segni di Dio. Il nostro Arcivescovo quindi, alla luce di tutto, conclude che per ciò che rappresenta in sé il presepe non può mancare nelle nostre case, perché è, sì sentimento e poesia, ma è soprattutto il cuore della nostra fede, della nostra speranza e la forza per camminare nelle responsabilità, prima di tutto in quelle che la famiglia porta con sé. Stiamo per vivere giorni di grande gioia,di cui spesso il mondo fuori non sa il perché: il presepe ce lo ricorda!
(a cura di Maria Galizia Sanna)
Ciascuna parrocchia potrà ritirare le copie necessarie per tutti i bambini e ragazzi del catechismo presso lUfficio Catechistico Diocesano a partire da lunedì 26 novembre.
Per raggiungere anche i più piccoli, che non la ricevono al catechismo – e le loro famiglie – si invitano gli Istituti Religiosi a ritirare le copie necessarie per i bambini della propria scuola dell’infanzia (da lunedì a venerdì in orario 9.00-12.30; tel. 010.2700.259).