Leggere la Bibbia

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A cura del gruppo di Apostolato Biblico dell’Ufficio Catechistico diocesano e con il contributo di Roberto Bisio, Presidente del Centro Culturale San Paolo,sul settimanale diocesano “Il Cittadino” ogni settimana viene proposto un articolo sul percorso di approfondimento e studio della Bibbia, con l’intento di offrire alle lettrici e ai lettori uno stimolo a leggere e interpretare il testo. Di seguito l’articolo del 10 novembre 2024:

Abbiamo pensato di attraversare diversi libri cercando spunti e narrazioni con un denominatore comune: la resurrezione. Teologicamente parlando sappiamo che tale annuncio di rivelazione si è offerto pienamente nella vita, passione, morte e, appunto, resurrezione del Figlio incarnato.
Ma l’idea di una vita oltre la morte, il rapporto con l’ultima e comune esperienza del morire che accomuna le persone umane, siamo tutti mortali, è talmente profonda, innervata in ogni vicenda del vivere, che necessariamente attraversa la Scrittura dall’inizio alla fine.
Senza pensare di risultare esaustivi nel ripercorrere questi brani, vorremmo semplicemente essere di aiuto in una duplice direzione. Da una parte stimolare la conoscenza: Abramo, Isacco, Giacobbe, ma anche Agar e la tradizione di Enoch, riscoprire storie e passioni che innervano le narrazioni bibliche e che si offrono a noi come opportunità.
Dall’altra permettere alla nostra anima di respirare, alzare lo sguardo, accogliere le nostre quotidianità e condividerle come si fa con una persona amica.
Nel leggere i libri biblici, e le storie o riflessioni che verranno proposte, abbiamo la possibilità di ascoltarle e amarle, come con una persona che si fa vicina.
Saranno dunque luoghi di incontro che evidenziando l’umana natura, nella sua inevitabile contraddizione, ci permetteranno di sentire prossime le loro storie e i loro pensieri.
Per un cristiano, a questo già profondo stimolo interiore tipico della lettura di uno scritto, si arricchisce non solo la dimensione psichica ma anche quella spirituale: le parole sono la Parola di Dio.
E’ pertanto opportuno nell’attraversare la questione della vita-morte, lasciarci stupire dal sussurro di Dio.
Sappiamo come l’azione dello Spirito sia pura libertà, quindi senza pretese o atti di volontà, leggere, ascoltare, assimilare anche quei racconti ostici, ci mette nella condizione dell’accoglienza dello Spirito.
Verrà la luce, oltre ogni notte. Verrà quell’alba che ci colmerà di stupore. Magari in modo feriale, non appariscente ma che, dopo il tempo necessario, che è il nostro tempo, sentiremo presente come Spirito, come Parola, come fecondità.
Conoscere la Bibbia, i suoi libri, le sue storie, fare di essa una compagna di viaggio, un riferimento assiduo, è opportunità di bellezza. La bellezza dell’umano quando si inebria di Dio, quando questa relazione talvolta assente, talvolta arida o stantia, si rinnova grazie ad un racconto, ad un Salmo, ad un aneddoto, ad una riflessione sapienziale. A tutti viene offerta la bellezza, a tutti senza alcuna distinzione.
Chiamati a questa opportunità, siamo invitati ad approfondire, a farci aiutare a percorre strade ancora inesplorate.
La Bibbia è bellezza. Ad essa la nostra affezione.

Marco Gaetano
delegato diocesano per l’Apostolato Biblico