Incontro dei ragazzi della Cresima con l’Arcivescovo

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Ore 15,00 Piazza S. Lorenzo: accoglienza e giochi all’aperto
Ore 16,00 Cattedrale: incontro con S. E. Card. Angelo Bagnasco
 
Distribuito in questi giorni alle parrocchie, l’ufficio catechistico ha predisposto un sussidio, destinato ai cresimati dell’anno per prepararsi all’incontro del 24 novembre in cattedrale col Cardinale Arcivescovo.
Il titolo: “Pietre, sì, ma vive!” pone l’accento su un’importante premessa che introduce al tema centrale, l’Eucaristia, su cui tutta la diocesi riflette quest’anno. Così faranno anche i ragazzi, “pietre vive” della Chiesa, di cui sono parte.
Il sussidio, che si propone di presentare il mistero dell’Eucaristia, parte innanzitutto dai frutti che essa porta con sé, per poi passare a considerarne qualche tratto caratteristico, accessibile ai ragazzi.
Una fede rafforzata, una carità operosa sono alcuni degli effetti operati dalla partecipazione assidua al sacramento, “un mistero che salva” come indica il secondo punto. E naturalmente ce ne sono molti altri.
I ragazzi oggi non hanno consuetudine con tutto ciò che è sacro e anche la Messa rischia di essere per molti di loro, seppure assidui alla celebrazione festiva, più un incontro con gli amici della parrocchia o un’abitudine imposta dai genitori che una scelta personale. Gli anni adolescenziali sono proprio quelli in cui deve maturare questa consapevolezza: lo richiede il sacramento della Cresima appena ricevuto.
Per avvicinare, dunque, i ragazzi con maggior profondità al Mistero eucaristico andando al cuore del suo significato, il sussidio prevede di accompagnarli lungo il percorso con l’aiuto di alcune parole-chiave: cena, sacrificio, memoriale, ringraziamento, dono, tratteggiandone così i lineamenti. Su questi aspetti i catechisti potranno dialogare coi cresimati, proponendo via via uno dei titoli dei paragrafi e ascoltando anche le loro osservazioni per una sintesi costruttiva ed efficace.
Alla fine del percorso, però, nonostante tutti i ragionamenti e le considerazioni, resta la conclusione più ovvia: che davanti a noi si presenta ogni volta un grande mistero. E tuttavia proprio ad esso dobbiamo la nostra salvezza di peccatori. L’Eucaristia, la Messa è sempre un invito. Gesù chiama a raccolta, ma siamo liberi.
Qualunque dono può essere gradito, utilizzato al meglio, valorizzato o forse persino rifiutato. Gesù accetta questa ipotesi, ma sa attendere, rispettando la libertà di cui ci ha fatto dono.
Per i ragazzi, la conclusione è proprio un invito: “Incontrare Gesù nella Chiesa”. (A cura di Paola Radif)