Sabato 29 febbraio: l’Arcivescovo incontra i ragazzi della Cresima

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Si svolgerà sabato 29 febbraio in Cattedrale l’incontro del Cardinale con Cresimandi e Cresimati. L’accoglienza è prevista a partire dalle ore 15 in piazza San Lorenzo con un momento di musica e spettacolo curato da don Roberto Fiscer; alle ore 15.30 segue l’incontro con l’Arcivescovo. È disponibile sul sito un Cammino in preparazione all’incontro dei ragazzi della Cresima con l’Arcivescovo

Sussidio per i cresimati “Testimoni e missionari” in preparazione all’incontro con l’Arcivescovo
Due facce di un’unica realtà: essere non solo testimoni ma anche missionari delinea la fisionomia del cristiano, tanto più se cresimato. Tutti i ragazzi cresimati dell’anno pastorale 2019/2020, convocati per l’incontro con l’Arcivescovo in cattedrale, potranno prepararsi a questo appuntamento compiendo un breve, ma concentrato, cammino di approfondimento, dal titolo, appunto, “testimoni e missionari”.
Essere testimoni, sì, ma dove? Forse in un tribunale? Essere missionari, sì, ma dove, in qualche terra lontana? Niente di tutto questo. Già nell’Antico Testamento, il Signore diceva: “Questo comandamento che oggi ti dò non è troppo difficile per te, né troppo lontano da te…questa parola è molto vicina a te..” (Dt 30,11-14). Dunque, la proposta cristiana non è irraggiungibile, ma è qui, a portata di mano, vicinissima, potremmo dire “su misura per te”.
Il sussidio contiene provocazioni e domande a cui i ragazzi proveranno a rispondere e sarà consegnato direttamente a loro, proprio perché ciascuno possa dare le sue personali motivazioni discutendone insieme nel gruppo e con il catechista.
Essere cristiani non è una realtà teorica e generica ma si concretizza in luoghi, tempi, linguaggi, come bene descrive il testo del sussidio. Dove posso esprimere le mie idee, testimoniare le mie convinzioni, quando manifestare ogni sfumatura che mi ha portato a decidermi per Gesù? Quali gli ambienti di vita in cui posso confrontarmi coi miei coetanei? Mi pongo il problema del rispetto degli altri, dell’onestà, della sincerità? Sono solo alcune delle domande contenute nel libretto del quale i ragazzi sono i destinatari e i protagonisti in prima persona.
Un altro aspetto sono i linguaggi, che comprendono non solo il mondo delle parole, ma si estendono all’atteggiamento esteriore, al modo di comportarsi nelle varie situazioni. C’è bisogno di verità e di trasparenza da parte di chi non vuole sembrare quello che non è, ma, al contrario chiede di essere testimone di ciò che prova dentro di sé, sentendone una viva esigenza. In quest’ottica, come dice il testo: “Non avere niente da nascondere è la libertà più grande”.
Infine, gli affetti. Nell’età in cui il tema dei sentimenti è all’ordine del giorno quanto è importante fare chiarezza, in un mare di proposte che non coincidono con il vangelo!
E per lasciarsi guidare da parole certe e non soggette al mutare del tempo o della moda del momento, ci sono in chiusura due brevi citazioni del vangelo a conferma di una chiamata di Gesù: la prima, “Vieni e seguimi” (Mc 10,21) che ogni ragazzo ha sperimentato prima di decidersi a ricevere la Cresima e l’altra: “Io sono con voi tutti i giorni” (Mt 28,20): una certezza che accompagna e dona speranza.
Paola Radif