E’ possibile che il testo del Cantico dei Cantici suoni familiare alle nostre orecchie e che, ad una generica domanda sul suo contenuto, sappiamo dare una risposta abbastanza naturale: un poema d’amore.
Il libro è breve ma ad una lettura continuativa presenta alcune asperità, ripetizioni e soprattutto riferimenti non facilmente comprensibili per noi. Pertanto è bene accompagnare la lettura con un commentario che possa darci una mappa geografica e dei simboli che emergono nei diversi capitoli.
La storia esegetica è antica e troviamo al suo interno diversi filoni ermeneutici, tanto che, in base al punto di vista interpretativo, si sottolineano maggiormente alcuni aspetti rispetto ad altri. La prima tradizione cristiana seguì l’interpretazione ebraica ma con uno sguardo cristocentrico, così lo sposo che era inteso come JHWH divenne il Cristo e la sposa – Israele, la Chiesa. Durante il Medioevo alla figura della sposa vennero attribuite differenti accezioni, sia in senso universalistico (l’umanità), che in ambito spiritualistico, l’anima del fedele, fino ad uno sviluppo mariologico sotto l’influsso della rilettura di San Bernardo.
Nei secoli più recenti la lettura del brano meno spiritualistica e maggiormente legata alle concrete relazione d’amore prese piede in ambito protestante, specie ricollegando i passi che citano Salomone, con le nozze dello stesso re con ipotetiche mogli. L’impulso ad una lettura più aderente dei diversi capitoli aprì la strada alla cosiddetta esegesi naturale, dove l’amore tra una fanciulla e il suo amato erano lodi e canti d’amore di una coppia di pastori, poi ricollocati verso la lode all’amore del Re e da lì all’unione mistica tra Dio e il suo popolo.
Alcuni passi molto espliciti dal punto di vista erotico hanno talvolta creato problema all’interno della comunità degli studiosi, tuttavia lo specifico del Cantico dei Cantici sta proprio nel coniugare continuamente l’amore umano, pervasivo, invadente, travolgente, fisico con l’amore tra Dio e il suo popolo, la sua Chiesa. La passione che lo anima e che lo colora depone a favore di una lettura olistica dell’umanità e non dissociata tra spirito e corpo, tra passione carnale e amore razional-spirituale.
La presenza del libretto nella collezione della Bibbia dà respiro alla freschezza degli innamorati, senza pregiudizi o imbarazzi quando la passione dell’amore li travolge.
Un libro da leggere in una volta sola, colmare le lacune di comprensione con qualche nota esegetica e poi rileggere con un sorriso, con la bellezza di far riecheggiare nel cuore le nostre passioni più genuine.
Marco Gaetano