Incontri dei catechisti nei Vicariati: condivisione di esperienze per continuare il cammino coi ragazzi

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VICARIATO SAN FRUTTUOSO

Martedì 24 gennaio nel Vicariato di San Fruttuoso, ospiti di Don Alessandro Campanella, si è svolto l’incontro delle catechiste del Vicariato.

Dopo il saluto del Vicario, don Matteo ci ha invitato ad invocare lo Spirito Santo e poi ci ha introdotto in un momento di riflessione sulla nostra missione di evangelizzazione dei bambini e dei ragazzi.

Utilizzando la metodologia della conversazione spirituale ci siamo suddivisi in gruppetti in cui abbiamo potuto condividere, guidati da alcune domande, la nostra esperienza, le nostre fatiche e le nostre idee.

Al termine di questa condivisione i gruppi si sono poi riuniti in plenaria per comunicare agli altri quanto è scaturito dalla nostra riflessione: il sentimento che ci ha accomunato è stato che, nonostante la fatica del vivere quotidiano, i bambini e i ragazzi ci insegnano sempre qualcosa e fanno crescere il nostro entusiasmo; in tutto ciò il grande protagonista che guida i nostri passi è lo Spirito Santo, l’Amore dell’Amante per l’Amato e per ciascuno di noi.

Sorella Chiara poi ci ha regalato un pensiero che ci porta ad abbandonarci alla forza dello Spirito Santo che guida ogni nostra azione e che ci ricorda che Dio è in mezzo a noi, sempre, in questa nostra umanità, in questa nostra storia, in questo nostro mondo che magari non è particolarmente piacevole, ma in cui Dio ha scelto ugualmente di essere presente, dove noi cristiani non possiamo non essere protagonisti: dobbiamo continuare a prendere il largo… e  su  questo entusiasmo aspettiamo con gioia il nostro prossimo appuntamento per poterci ricaricare!

Anna (Parrocchia S. Fruttuoso) e Simona (Parrocchia SGB Cottolengo)

 

VICARIATO Sampierdarena

Stiamo vivendo il secondo anno sinodale che ci vuole tutti uniti nel camminare nella Chiesa universale, nella Chiesa diocesana e nella Chiesa del territorio. Il coordinatore dell’ufficio catechistico, don Matteo Firpo, ha invitato i catechisti di ogni parrocchia ad incontrarsi nel proprio vicariato in un periodo ben precisato per essere un cuore solo e un’anima sola; per

conoscerci, relazionarci con gioia dopo il periodo di pandemia e parlare tra di noi di Gesù per poi farlo conoscere sia ai piccoli che ai loro genitori.

In ogni vicariato si è trattato lo stesso argomento facente parte dell’itinerario dei discepoli missionari. Il tema prendeva spunto dal testo di Papa Francesco sullo Spirito Santo “Christus vivit” nn. 130-133, che ci è stato presentato – vivacizzato – dal diacono Roberto Amadei con canti e gesti.

Mentre si cantava con gioia si sentiva la presenza dello Spirito, il soffio dello Spirito riscaldava i cuori, ci rendeva docili facendoci dimenticare tutti i nostri affanni, le nostre insicurezze. Il cuore, la mente e anche il corpo rivolti a Lui solo, desiderosi di incontrarlo, di stare con Lui e di annunciarlo a tutti.

Altro momento coinvolgente quello della condivisione con gli altri delle nostre esperienze, ascoltando chi parla e come lo Spirito agisce in modo diverso portandoci alla stessa meta.

Per ricordarci quanto il soffio dello Spirito è presente con potenza e ci rende un “Corpo” solo, abbiamo portato in ogni nostra parrocchia una girandola e un cartoncino con la fotografia di tutte le parrocchie del vicariato, segno di unione, di ricordo, di preghiera. Ogni catechista dal contenitore RUAH ha preso una parola dello Spirito Santo tratta dalla Sacra Scrittura, a ricordo di quanto sperimentato insieme.

Tutti i catechisti ringraziano gli organizzatori per questa bella esperienza, il diacono e gli animatori dei canti Gianna, Gianluigi, Teresa e Renata.

Dopo la preghiera, il canto, l’ascolto e la condivisione abbiamo concluso con una piccola agape fraterna e la promessa di incontrarci dopo la Santa Pasqua.

I catechisti

 

VICARIATO Oregina/San Teodoro/Lagaccio

Sabato 28 gennaio presso la parrocchia di San Rocco di Principe si sono dati appuntamento i catechisti del vicariato Oregina-San Teodoro-Lagaccio. È stata la prima occasione di incontro del nuovo “vicariato allargato”, che ha permesso ai catechisti di confrontarsi sul tema dei discepoli missionari.

Dopo la preghiera introduttiva Don Francesco ha guidato una riflessione da cui sono emersi tre punti fondamentali:

  • L’importanza dell’invocazione dello Spirito come presenza di Dio che opera nella nostra evangelizzazione. Senza di lui tutto rimane sterile arido e la Chiesa non fa figli.
  • Lo Spirito non è un’idea che dobbiamo trasmettere, ma una potenza presente che dobbiamo chiamare, aspettare, ascoltare.
  • La presenza dello Spirito ci rimanda alla dimensione soprannaturale dell’opera della Chiesa. Lo Spirito fa di noi una sola cosa con Gesù, ci rende suo corpo, sue membra.

L’attività è stata avviata con la suddivisione in gruppi che sono stati chiamati a lavorare con il metodo della conversazione spirituale, ponendosi quattro domande:

Lo Spirito è colui che accende il fuoco della missione: che cosa mi entusiasma del mio servizio come catechista?

Quando mi sono reso conto che lo Spirito opera nella mia vita e nel mio servizio?

Che tipo di evangelizzazione può essere quella fatta con lo Spirito Santo?

Nel nostro servizio all’annuncio del Vangelo come si fa a lasciare spazio allo Spirito Santo?

La condivisione finale ha portato a un bel momento di scambio in cui è stato possibile riflettere sulla grande forza che lo Spirito Santo infonde nei catechisti, sulla preghiera che mai deve mancare e sull’entusiasmo della chiamata a portare avanti questo servizio.

Non sono mancate riflessioni sugli aspetti più pratici, nate dal confronto delle diverse realtà parrocchiali e dettate dal desiderio e dalla necessità di coinvolgere maggiormente le famiglie nel cammino dei ragazzi.

Con forza è emerso il desiderio di avere più tempo per conoscersi e sentirsi un vicariato che cammina e cresce insieme nella fede; non sono mancati, infatti, anche gli scambi dei contatti personali per poter organizzare altri incontri. Salutandoci con la preghiera, ci siamo dati appuntamento per un altro momento insieme dopo Pasqua.

 

VICARIATO PONTEDECIMO/MIGNANEGO/CAMPOMORONE

Ho sempre sentito dire che in ogni tipo di gruppo di persone, qualunque sia la loro mission, quello che le terrà assieme e le farà crescere, è la possibilità di incontrarsi per condividere, scambiarsi esperienze e sentirsi parte del gruppo.

È per questo che rivolgo il mio grazie ai Sacerdoti e agli organizzatori dell’incontro svoltosi a Pontedecimo lo scorso 21 gennaio, che hanno tenuto fede a questa esigenza, offrendo a noi catechiste e catechisti del vicariato, l’occasione di farci forza nel sentirci uniti in questo cammino di evangelizzazione.

Un’esigenza la nostra, testimoniata dalla grande partecipazione di catechisti, che si sono sentiti accolti con gioia, numeri che ricordavano i tempi migliori. Grazie! Con impegno ed entusiasmo ci affidiamo all’azione dello Spirito Santo.

Anna Carenini

L’incontro formativo vicariale del 21 gennaio è stato il mio primo incontro con i catechisti (ho appena iniziato questo servizio). Potevo immaginare questo incontro, ma non ero per niente preparata a trovarmi di fronte un “esercito” che sa riconoscersi al primo sguardo.

Contando sul validissimo aiuto dello Spirito Santo, invocato con fiducia, abbiamo risposto a una chiamata che ci ha consentito di approfondire, apprendere e confrontarci tra catechisti. Ciascun catechista, in forza della sua personale esperienza, legata all’appartenenza ecclesiale e sociale del proprio territorio, ha potuto dare il suo contributo creativo per un maggior coinvolgimento di genitori e figli nell’esperienza cristiana.

Trasmettere la fede ai giovani è possibile soprattutto attraverso la testimonianza del nostro personale incontro con Gesù; ma a volte si ha come la sensazione che non basti, forse occorrerebbe cambiare i linguaggi, o il modo di entrare in relazione. Credo che sarebbe molto opportuno fare più spesso incontri vicariali tra catechisti, per aiutarci a imparare ad ascoltare il cambiamento e a tener conto della realtà di oggi.

Monica Cerulli

 

Vicariato Centro Storico

L’incontro dei catechisti del Vicariato Centro Storico ha avuto luogo venerdì 27 gennaio u.s. presso la parrocchia di S. Siro, a partire dalle ore 17.30.

La scelta del giorno e dell’ora si è basata sulle precedenti esperienze, perché il venerdì è il giorno in cui in nessuna parrocchia c’è catechismo, e la collocazione nel secondo pomeriggio è stata sempre gradita ai catechisti.

L’incontro ha avuto per noi un valore particolare. È stato un appuntamento molto importante, perché si è trattato del primo dopo l’accorpamento dei due vicariati Centro-Ovest e Centro-Est nell’unico vicariato Centro Storico. Pertanto ci siamo adoperati per contattare ed invitare i catechisti che non conoscevamo ancora, informandoci preventivamente sulla realtà delle varie parrocchie per quanto

riguarda il catechismo. Grazie a questa occasione, abbiamo avuto modo di incontrare alcune catechiste di S. Donato, dove si riunisce un bel gruppo di bambini e ragazzi del catechismo.

L’incontro si è svolto secondo le modalità e i contenuti proposti dall’Ufficio Catechistico Diocesano, partendo dalla “Christus vivit” di Papa Francesco, nei punti dedicati allo Spirito Santo (130-133). Il Vicario, padre Andrea Decaroli, ha accolto e salutato tutti i presenti e ha presentato la nuova realtà vicariale. Quindi abbiamo iniziato con un canto allo Spirito Santo e con la preghiera “Adsumus Sancte Spiritus”. Padre Dario dei Filippini ha introdotto l’argomento, prendendo lo spunto dalla vita di S. Filippo Neri. Dopo l’intervento formativo, tutti i partecipanti si sono presentati per avviare la conoscenza reciproca, poi ci siamo divisi in tre gruppi per dialogare sulle domande proposte. Quindi ci siamo nuovamente riuniti per condividere le risposte e le conclusioni dei gruppi.

Con coloro che hanno avuto la possibilità di rimanere, abbiamo concluso l’incontro con una piccola cena a base di pizza. Ci siamo salutati con il proposito di rivederci dopo Pasqua.

L’incontro è stato decisamente positivo perché si è rivelato occasione di conoscenza e di confronto, in un clima di accoglienza e fraternità. Per il nostro vicariato, nel nuovo assetto, è l’inizio di un percorso di collaborazione e amicizia. La partecipazione è stata confortante, dal momento che il numero di ventitré catechisti rappresenta i due terzi del totale di quelli che operano nel Vicariato. Tutte le parrocchie in cui c’è il catechismo erano rappresentate da un minimo di 3-4 persone.

Marina

 

VICARIATO BOLZANETO/S.OLCESE/SERRA RICCÒ

Venerdì 27 gennaio le catechiste, i catechisti e alcuni sacerdoti del nuovo Vicariato si sono incontrati, per la prima volta, per un momento di conoscenza, riflessione e scambio sul tema dello Spirito Santo che fa parte dell’itinerario dei “Discepoli Missionari”, ciclo di incontri di formazione che l’Ufficio Catechistico ci offre per aiutarci a rinnovare il nostro servizio e a renderlo più dinamico e attuale in virtù dei cambiamenti sociali e culturali di questo tempo. Erano presenti una quarantina di persone circa, provenienti dalla quasi totalità delle ventidue parrocchie che compongono il nuovo Vicariato.

Il tema presentato con semplicità ma in modo chiaro e profondo da suor Donatella ci ha indotto a riflettere sull’importanza dello Spirito Santo nella nostra vita, di come “questo quasi Sconosciuto”, perché in realtà delle tre Persone della SS. Trinità è quello di cui si parla meno, opera nella vita di ciascuno, nella nostra missione e nel nostro agire anche quando non ce ne accorgiamo. Lo Spirito è Amore ed è per questo Amore e di questo Amore che dovrebbe essere permeato tutto il nostro servizio perché chi ci avvicina si senta amato da Dio e da Lui cercato perché Figlio.

Ci siamo poi divisi in gruppi per scambiarci qualche riflessione ed esperienza  e molti, pensandoci, hanno riconosciuto come in diversi momenti, anche difficili del loro servizio di catechisti, lo Spirito Santo li ha aiutati nel dire, nel fare, nell’organizzare cose che non avevano nemmeno pensato. O come sono semplicemente riusciti ad avvicinare alla Chiesa persone adulte da tempo lontane.

Del servizio del catechista entusiasma anche il fatto che per arricchire i bambini è necessario arricchire continuamente se stessi attraverso la conoscenza della Parola e la frequenza ai Sacramenti, e come dai bambini si viene arricchiti perché lo Spirito Santo agisce e ci parla  anche attraverso le loro domande, la loro partecipazione, il loro entusiasmo, la loro gioia e – perché no? – anche attraverso le loro difficoltà, la loro disattenzione, i loro problemi e turbolenza.

Ed ecco che dello Spirito Santo non possiamo fare a meno, a Lui dobbiamo lasciare spazio nel cuore e nella mente ed affidare a Lui il nostro servizio in parrocchia e nella comunità in cui viviamo.

E’ stato un bel momento di comunione e arricchimento reciproco e ci siamo lasciati con l’auspicio di un prossimo incontro a fine primavera.

Elly Buffi

 

VICARIATO MEDIA ALTA VALBISAGNO

Noi catechisti del Vicariato Media e Alta Val Bisagno ci siamo incontrati sabato 28 gennaio nella parrocchia di San Rocco a Molassana. Ci siamo trovati in armonia nel riconoscere che spesso ci lasciamo condurre dall’entusiasmo dei bambini e dei ragazzi e che fare la catechista non significa trasmettere delle nozioni, ma comunicare un’esperienza di fede in cui lo Spirito agisce e ci accompagna.

Siamo chiamati dalla comunità a svolgere un servizio prezioso e fondamentale che ci avvicina non solo ai bambini ma anche alle loro famiglie, occasione per accompagnare nella crescita e crescere a nostra volta.

Partecipano alcune giovanissime tra di noi che hanno da non molto tempo terminato il loro cammino di catechismo, volentieri restituiscono, mettendosi a disposizione e ci testimoniano l’importanza della continuità.

Ci stupiamo della potenza della Parola, capace di interessare e coinvolgere anche i più scalmanati tra i nostri ragazzi; lo Spirito agisce guidandoci, quando siamo disponibili ad assecondare, ascoltare,

osservare senza imporci.

Invocare lo Spirito e chiedere ai ragazzi di fare altrettanto ci aiuta nel servizio e i frutti sono evidenti: un silenzio inaspettato, una domanda illuminante, l’attenzione nella lettura della Parola, il desiderio di pregare.

Il tempo sembra poco per sviluppare e concludiamo con voglia di raccontarci ancora; bello pensare che in questo nostro camminare condividiamo temi e modi, in spirito di unità con l’intero vicariato.

Genny e Mirella