A seguito dell’incontro di Don Gianfranco Calabrese con i catechisti coordinatori parrocchiali, si invitano le Parrocchie alla compilazione del modulo allegato, con preghiera di inviarlo debitamente compilato a catechistico@diocesi.genova.it nel più breve tempo possibile. Si chiede cortesemente di fornire i dati richiesti in maniera completa.
Relazione dell’incontro del 1 ottobre 2018:
Don Gianfranco ha brevemente illustrato come si svolge lattività dellUfficio Catechistico Diocesano: unéquipe di catechisti si riunisce mensilmente con il Direttore per realizzare la programmazione; successivamente si riuniscono i Delegati vicariali, che hanno il compito di informare su quanto lUfficio ha programmato e di far pervenire alle singole parrocchie informazioni e materiali preparati. Si è constatato, tuttavia, che non sempre le comunicazioni arrivano puntualmente alle singole parrocchie; perciò è emersa la necessità di valorizzare di più e meglio la figura del Catechista Coordinatore Parrocchiale, che ha la possibilità di stabilire rapporti diretti con il gruppo di catechisti di ciascuna parrocchia. A lui è assegnato anche il compito di stilare, per lUfficio Catechistico Diocesano, lelenco aggiornato dei catechisti operanti in ogni parrocchia.
Don Gianfranco ha fatto distribuire un opuscolo relativo alla Figura del Coordinatore parrocchiale e del Delegato Vicariale per il Catechismo ed ha delineato alcune caratteristiche peculiari del gruppo catechisti, offrendo anche utili suggerimenti e indicazioni pratiche. Innanzitutto è indispensabile un grande spirito di collaborazione, sia tra i catechisti, sia con il parroco o il sacerdote che cura lattività della catechesi; è auspicabile, inoltre, realizzare sinergie e collaborazione tra parrocchie dello stesso Vicariato. È poi molto importante curare sia laspetto operativo (preparazione e realizzazione degli incontri di catechesi destinati ai ragazzi), sia laspetto formativo degli stessi catechisti. Non meno necessaria è la collaborazione con le famiglie dei ragazzi. Don Gianfranco, infine, proprio per rafforzare lo spirito di collaborazione, suggerisce di programmare alcuni incontri annuali: un primo incontro di amicizia e di ricerca di un tema formativo da affrontare insieme; un secondo incontro nel periodo successivo al Natale e prima delle festività pasquali, in cui sviluppare il tema della formazione, e un terzo incontro di verifica di gruppo.
Ciò che è conta, ha concluso il Direttore, è incontrarsi non tanto per verificare quello che si fa, quanto piuttosto per esaminare insieme quello che è possibile fare, senza perdere mai di vista la realtà concreta nella quale si opera.
R.M.