1. Il fascicolo prende l’avvio, al primo punto, osservando che la coppia che si unisce col vincolo matrimoniale è qualcosa di molto antico e tuttavia continua a essere attuale.
Nell’intimo di ciascuno c’è l’aspirazione a costruire qualcosa di duraturo, che vada oltre il momento presente, che sia un ponte tra le generazioni e soprattutto che proietti l’io verso un tu o un voi a cui dedicarsi e votare la propria vita.
La coppia veramente unita scopre gradualmente che ha bisogno di riversare le proprie potenzialità, diverse e complementari, non su se stessa, ma al di fuori di sè. Ed ecco l’apertura a nuove vite, viste come un dono e non, come la cultura attuale vorrebbe considerare, come un prodotto di cui compiacersi o di cui lamentarsi.
Dunque, l’attrazione tra un uomo e una donna è un fatto naturale, che nessuno impone e che spinge due persone a voler legarsi per formare una famiglia.
La scheda presenta brevi brani che definiscono il matrimonio e i diritti di cui godono i coniugi, in tutte le società, e non solo dal punto di vista religioso, o specificamente cattolico.
Scorrendo i classici, tra i quali viene citato Cicerone e poi via via, addentrandosi nei secoli, si propongono altri passaggi di autori significativi, fino a giungere alla Costituzione Italiana del 1948, constatando che è sempre possibile trovare esempi e definizioni per mettere in luce questo nucleo fondamentale da cui ha origine la società.
2. Al secondo punto l’attenzione si sposta su quei brani biblici dell’Antico Testamento che trovano riscontro e conferma nelle parole di Gesù riportate dai vangeli non solo sull’indissolubilità del matrimonio ma anche sulla vocazione dell’uomo e della donna che, nel formare una famiglia, accolgono il progetto di Dio.
Gesù chiarisce che il matrimonio è una scelta consapevole, una risposta naturale dell’uomo e della donna al progetto di Dio: è qualcosa di ben più alto e nobile che non una soluzione umana conveniente o vantaggiosa per soddisfare le esigenze individuali.
Ai discepoli che gli dicono: “Allora non conviene sposarsi” riferendosi agli obblighi e ai vincoli che il matrimonio comporta, Gesù ricorda che ogni coppia è una realtà nuova, unica e originale, molto più della semplice somma di un uomo e di una donna.
3. A completamento dei brani biblici la scheda propone in questo terzo punto alcuni passaggi dei documenti del Magistero relativi alla famiglia, tratti in particolare da “Gaudium et Spes” e “Familiaris consortio”.
Viene poi riportato anche un brano del documento “Famiglia Matrimonio e unioni di fatto”, dove si mette in luce la differenza tra l’amore che lega i coniugi nel matrimonio e quello che sta alla base delle unioni di fatto.
Il matrimonio cristiano è una scelta definitiva: un “per sempre” a cui la nascita dei figli dona pienezza di significato e fecondità che si proietta oltre la vita stessa dei coniugi.
Anche la Costituzione Italiana considera con rispetto la famiglia, una realtà che precede le leggi e da esse deve essere tutelata come valore insostituibile e fondante della società stessa.
Nelle unioni di fatto manca invece quel vincolo coniugale che è pubblico ma anche naturale e che nasce da un patto di alleanza.
4. In chiusura, troviamo alcuni spunti per la riflessione.