Questanno sarà una parabola scritta da Bruno Ferrero a guidare la novena dei defunti con i bambini e i ragazzi del catechismo. I protagonisti sono due gemelli giunti ormai al termine della loro permanenza nel ventre materno si interrogano sul loro futuro: Che cosa ci accadrà? Dove andremo? Ci sarà una nuova vita oppure il nulla? Uno dei due è pessimista e ritiene che poiché nessuno è mai tornato a darne testimonianza non ci sia unaltra vita. Il secondo, molto più fiducioso, è convinto che ci sia qualcosa di meraviglioso. Finalmente arriva il giorno della nascita, aprono gli occhi e quello che vedono supera di gran lunga ogni loro aspettativa. Prendendo in prestito le parole di Papa Francesco dobbiamo comunicare ai nostri fanciulli che la morte non si trova davanti a noi bensì dietro, stiamo camminando verso la vita piena la Vita Eterna. Come uno dei due gemelli dobbiamo credere che ci attenda qualcosa di indescrivibile e di fantastico che la mente umana non è in grado nemmeno di immaginare. Non è facile capire seguendo la logica umana ma la Fede può esserci daiuto per cambiare il nostro punto di vista. Le attività proposte dallUfficio Catechistico accompagneranno i catechisti, i bambini ed i ragazzi affinché possano avvicinarsi allargomento della morte e della Vita Eterna mettendo da parte ogni timore e riserva in merito. Rifletteremo insieme su come possiamo preparare i nostri occhi alla luce della vita eterna, ci aiuteranno un paio di occhiali di carta sulle cui lenti sintetizzeremo con una parola o una frase ciò che illumina la strada che ci condurrà alla nostra nuova vita, quella nella casa del Padre. Proponiamo alcune preghiere da recitare insieme per dare ai bambini linput di scriverne una per pregare in famiglia ricordando i loro cari defunti. Victor Hugò scriveva: La morte non è la notte ma la luce; non è la fine ma il principio; non è il nulla ma leternità potrebbe essere lo slogan da cui partire con i ragazzi più grandi per dare loro una nuova visione della morte: Dal buio alla luce.