Maria di Nazareth (6)

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L’angelo Gabriele appare a Maria. La forza di Dio colma la sua vita, ella è piena di grazia e il Signore gli svela la sua vocazione profonda, il Signore è con te! Nei precedenti articoli abbiamo fermato l’attenzione su questo saluto e su questo evento. Come reagisce Maria e cosa vuole offrirci l’evangelista Luca nel proporre il testo e le parole di Maria?

Di fronte al saluto di grazia anche il lettore o l’ascoltatore del brano non può capire. Cosa vuole questo messaggero, che cosa sta vivendo Maria? Che sta accadendo? La stessa domanda se la pone Maria. Ella è turbata – il turbamento fa parte delle caratteristiche presenti nel dialogo Dio-creatura in ambito vocazionale – e si domandava. Il verbo all’imperfetto non propone una risposta a caldo, a getto, immediata e sconvolta. Maria qui viene narrata come una ragazza che sta riflettendo rispetto ad una presenza, la forza di Dio, che la chiama: piena di grazia, e che le testimonia la presenza del Signore. La giovane donna è turbata non dalla presenza ma dalle parole. La sua dimensione di fede la predispone all’incontro con Dio, ma ciò che l’angelo le riporta va capito, va fatto suo, va interiorizzato. Ecco il turbamento. Anche Gesù, nel Vangelo secondo Giovanni, al momento del compimento della sua ora manifesta il turbamento della sua anima e, riflettendo, interrogandosi, dirà: che devo dire? Padre salvami da quest’ora? Ma per questo sono giunto a quest’ora! Il turbamento è un sentimento legittimo, frequente e che accompagna la nostra vita. Come reagiamo ad esso? Maria rifletteva. E’ il cammino del discernimento. Cerca di capire, di fare suo quel messaggio. E’ uno stile di vita che ci viene offerto.

Il testo prosegue con la risposta dell’angelo, anche se in realtà non vi è una domanda diretta da parte di Maria, ella sta ragionando. L’angelo coglie il suo turbamento e, sempre mantenendo lo schema biblico vocazionale, rassicura il suo interlocutore: non temere, il mio saluto e le mie parole sono una buona notizia per te, il Signore ti vuole bene e tu sei piena della sua grazia. La forza di Dio si manifesta attraverso la sua grazia, Egli è ricco di grazia e di fedeltà (Esodo 34,6). La grazia è l’amore che riceviamo nella vita, nelle relazioni, nella pienezza della fede. L’amore di Dio colma Maria ed ella si lascia amare. Ecco, Maria si lascia amare.

Cerchiamo il volto di Dio e nelle nostre vite spesso non lo vediamo. Siamo sopraffatti talvolta dagli eventi, dalle situazioni, in particolar modo quando viviamo la sofferenza come in questi tempi. Maria, riflette sulla forza di Dio e l’angelo le fa esperire l’amore, ed ella, totalmente, si lascia amare.

Marco Gaetano