Cresimandi a Roma, 24-26 maggio 2019

Facebooktwitterredditpinterestlinkedinmail
In preparazione al pellegrinaggio dei cresimati a Roma è stata predisposta una traccia con la quale compiere un graduale percorso di avvicinamento a quella data. Il sussidio, distribuito a tutti i catechisti attraverso la rete dei delegati vicariali, raggiungerà i cresimati e cresimandi di quest’anno e consta di tre tappe, articolate intorno ad altrettanti temi. Si parla di idolatria, libertà e testimonianza.
“Non avrai altro Dio all’infuori di me”: questo enunciato, posto come premessa ai dieci comandamenti ai quali dà senso e che tutti li comprende, è il punto di partenza della riflessione. Apparentemente lontano e inafferrabile per i giovanissimi, in realtà, a pensarci bene, esso tocca ogni età. Ai ragazzi viene chiesto di considerare quali siano gli idoli che possono attirarli e lusingarli fino ad allontanarli da un’autentica vita cristiana. La prima tappa aiuta dunque a riconoscere nella quotidianità le tentazioni che potrebbero distogliere dalla fedeltà a Cristo e al suo vangelo, scelta confermata con il sacramento della Cresima. Provare a liberarsi di qualche “idolo” che appesantisce e non fa valorizzare i doni di cui Dio ha colmato ogni suo figlio, è il primo obiettivo. Una volta alleggeriti da alcuni pesi inutili o dannosi i ragazzi potranno sentirsi più leggeri e di conseguenza più liberi. Liberi di compiere percorsi diversi, più costruttivi, riconoscendo che sciolti dal dominio di alcune schiavitù si raggiunge una vera e profonda libertà.
Il secondo obiettivo è proporsi di trovare nelle proprie giornate qualcuno che dia prova di sapersi “staccare dal gregge” compiendo scelte coraggiose e coerenti, dimostrando che essere “veri” è possibile ed è un importante esempio per tutti.
Chi agisce con convinzione è contagioso nel bene e spinge a imitarlo: questo il terzo obiettivo.
Per i cresimati che a Roma saranno pellegrini alla ricerca delle radici della loro stessa fede, una storia di millenni, avvicinarsi alla testimonianza dei primi apostoli, ascoltare che cosa hanno compiuto i martiri, toccare da vicino le orme di chi li ha preceduti e ricevere dal Santo Padre il mandato di portare la fede sia lontano, sia anche vicino a loro, è il programma entusiasmante che sta loro dinanzi. Sulla roccia di Pietro la costruzione della Chiesa ha avuto luogo e continuerà fino alla fine dei tempi, sulla parola di Gesù che lo ha promesso e garantito. Sospinti e sostenuti dallo Spirito Santo che li ha confermati nella Cresima i ragazzi genovesi si sentiranno più che mai pietre vive, piccoli mattoncini per una grande opera di costruzione spirituale.
 
Paola Radif