Gesù: il pane vivo che ci fratelli : è il Sussidio che sta accompagnando i catechisti, i bambini e ragazzi del catechismo in queste settimane di Quaresima fino alla Pasqua ed oltre fino alla Pentecoste. Il Sussidio che è ora presentato ed affidato alla libera creatività dei catechisti, si pone in naturale continuazione del cammino quaresimale : quel pane vivo che ci fa fratelli è, nella giornata del Venerdì Santo, adorato; è il giorno della sosta davanti a Gesù Eucaristia per incontrarlo faccia a faccia, pregarlo con il silenzio e le parole, in un colloquio fatto di segni, di ascolto, risposta, canto, riflessione e silenzi adoranti, di cui anche i bambini sono capaci se vengono toccate le corde più intime del loro senso religioso. Si inizia tutti riuniti attorno allaltare, davanti allEucaristia, per dire che lì cè Cristo vivo e vero che si dona a noi sotto forma di Pane, facendosi pane per noi. Ecco allora che la contemplazione si esprime in un segno: viene portato allaltare della reposizione un pane e insieme ad esso ciascun bambino porta un biglietto a forma di pane con un suo personale pensiero sul pane; segue un dialogo fra un bambino e il celebrante in cui si esprime il valore quotidiano del pane che è fatto non per se stesso, ma per essere mangiato e diventare, così, vita di chi lo mangia e così Gesù si fa pane nellEucaristia perché, nutrendoci di Lui abbiamo la possibilità di somigliargli un poco e fare della nostra vita un dono per gli altri. Sempre in questo dialogo si tocca listituzione dellEucaristia la sera del Giovedì Santo, in cui il pane, benedetto, spezzato e distribuito, diventa il corpo vivente di Cristo che fa di tanti fratelli diversi un Corpo solo in Lui: così è toccata anche lessenza della Chiesa, Corpo vivente di Cristo resa comunione in forza dellEucaristia. Il Vangelo in cui Marco narra lUltima Cena illumina le parole dette e le spiegazioni date; le preghiere che seguono benedicono il Signore per il pane segno del Cristo che viene in mezzo a noi unendoci in un’unica famiglia e domandano di concedere anche a noi di poter diventare pane per gli altri, un pane di bontà e forza per i fratelli.
Dunque con laiuto di tale Sussidio si sviluppa, fra contemplazione parola ed azione, un percorso del pane, dal pane cibo quotidiano delle nostre tavole a pane Eucaristico, Corpo vivente di Gesù che ci fa diventare uno in Lui e ci permette di fare della nostra vita un dono; Cristo si fa mangiare per farci diventare come Lui , pane per nutrire i fratelli.
Una preghiera conclusiva e la Benedizione finale chiudono questa sosta con Gesù nel giorno della sua morte accettata liberamente, in obbedienza al progetto del Padre, per donarci la salvezza e la vita per sempre, perché, per mezzo suo, la morte sarà vinta dalla luce della Resurrezione.