2015: Chiesa in missione.. l’arte di comunicare, di annunciare, di ascoltare

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Il Campo Scuola si svolge presso l’Opera Cristo Vita dei Frati Minori Cappuccini di Campi, nei giorni 12-13-14 giugno, dalle ore 9 alle ore 18 circa.
Il programma della giornate si articola in due parti : la prima (ore 9-13) relazione e Celebrazione Eucaristica;  segue pranzo e poi ripresa dei lavori ( ore 15-18) con laboratori curati dall’Equipe dell’UCD.
Il contenuto di questa tre giorni formativa tiene presente il desiderio di Papa Francesco che disegna sempre nelle sue parole il sogno di una “chiesa in uscita” verso un mondo con cui comunicare, a cui annunciare e da ascoltare. E’ questo l’unico modo per entrare in contatto con una realtà difficile, lontana e spesso ostile, ma formata da uomini e donne che vogliono essere ascoltati, che vogliono entrare in relazione e poi anche, se l’avvicinamento è stato corretto, ricevere l’annuncio.

Venerdì 12 giugno, la prima relazione dal titolo “L’arte di comunicare”, è affidata a don Valentino Bulgarelli, Direttore dell’Ufficio Catechistico dell’Arcidiocesi di Bologna. L’arte del comunicare è importante per ogni persona, ma soprattutto per il catechista, poiché è una forma di condivisione; dunque è importante trasmettere come relazionarsi e anche tutti gli elementi che facilitano la comunicazione, come la semplicità e la sobrietà dello stile di vita, l’empatia, l’accompagnamento della parola con atteggiamenti non verbali del corpo che rafforzano le cose dette, il guardare l’altro con simpatia per predisporlo ad aprirsi alla comunicazione, il sapersi porre con quell’autorevolezza che dà valore a quanto è comunicato. Il comunicare allora non è un semplice passaggio di informazioni, ma relazione che conduce ad un dialogo fra persone che alle volte è più importante dell’argomento stesso della comunicazione, perché diviene  contatto fra persone. E il catechista deve essere maestro di questa arte per essere collaborativo e partecipe nel cammino pastorale della Parrocchia del Vicariato e della Diocesi. Questo sarà il contenuto del Laboratorio del primo giorno : far prendere al catechista coscienza dell’importanza di crescere nella dimensione comunicativa assieme al proprio gruppo , come tessitore di legami, costruttore di pace e riconciliazione. Sabato 13 giugno la relazione sull’ “L’arte di annunciare” è affidata a Mons. Luigi Borzone, Pro Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Genova. L’annuncio è una comunicazione che il catechista fa a coloro che gli sono affidati, di una Parola non sua ma che ha ricevuto, assimilato per poi trasmetterla, secondo la propria sensibilità, senza tradirla. Egli deve saper annunciare con gioia, entusiasmo portando esempi e testimonianze che riescano ad incarnare quell’annuncio sì che diventi vivo e vissuto. Annunciare richiede anche una metodologia, infatti  è necessario tener presente che ci sono elementi essenziali ed elementi secondari su cui soffermarsi perché la comunicazione sia efficace; a tal proposito è necessario sempre porre grande attenzione ai destinatari, se bambini, ragazzi, adulti, genitori, anziani, che richiedono linguaggi diversi ed adeguati. In questo secondo giorno, dopo la relazione avremo la gioia di ospitare S.E. il Cardinale Arcivescovo che celebrerà l’Eucarestia e, come sempre  molto attento al mondo della catechesi sarà capace di illuminare coloro che spesso con fatica e difficoltà portano avanti il servizio dell’annuncio. Dopo il pranzo inizierà il Laboratorio che sarà dedicato alle dinamiche dei gruppi dei bambini delle elementari, ossia dei gruppi che celebrano la Festa del Perdono e la Messa di Prima Comunione. I catechisti verranno fatti lavorare con varie metodologie su come, per esempio, educare il gruppo che deve celebrare la Prima Riconciliazione a vivere il perdono; oppure  su come educare i bambini della Prima Comunione alla condivisione nel gruppo o fuori di esso. Domenica 14 giugno “L’arte di ascoltare” a cura di Mons. Marino Poggi, Pro Vicario dell’Arcidiocesi di Genova e Vicario Episcopale per la testimonianza e il servizio della carità. E’ un servizio molto grande di carità alla persona, porsi in ascolto umile e rispettoso dei suoi problemi, esigenze, necessità, senza pensare alle risposte, solo attenti con il cuore aperto ad accogliere pensieri e stati d’animo e urgenze. Lo stile dell’ascolto è dato dalla formazione religiosa e dall’educazione di colui che ascolta: più queste sono ampie e profonde più proficuo è l’ascolto; infatti ciò che conta di più è il far sentire che chi è ascoltato è importante e tutta la persona di chi ascolta è tesa verso di lui e valorizza ciò che viene colto, lo condivide ed è in grado di cogliere le dinamiche personali o del gruppo ascoltato. Dunque è un servizio molto alto, e ogni catechista deve essere  persona di ascolto, tesa verso i bambini, ragazzi o genitori che in lui possono sempre trovare  quell’accoglienza di chi sa camminare accanto con rispetto.  Il Laboratorio di questo terzo giorno è dedicato ai ragazzi delle scuole medie in cammino verso la S. Cresima che “abilita” a diventare membri attivi di una comunità, mettendo a disposizione doni e capacità personali per il bene comune. Dunque si lavorerà su come creare gruppi di ragazzi affiatati e motivati tra loro a tal punto da desiderare, dopo il Sacramento, di continuare  il cammino nella chiesa. L’iscrizione a questo percorso formativo si può fare all’UCD, entro il 15 maggio, mediante apposito modulo che prevede anche la presentazione del proprio parroco per coloro che si iscrivono per la prima volta.