Il Sussidio, edito a cura dellUfficio Catechistico Diocesano, ha lo stesso titolo del sussidio per la Quaresima Beati i poveri? Si è fatto povero per arricchircie si pone in sua naturale continuazione, anzi il percorso tocca il suo apice davanti a Gesù Eucaristia, presso lAltare della Reposizione.Tale momento celebrativo sarebbe opportuno realizzarlo nella giornata del Venerdì Santo come una sosta di adorazione e preghiera davanti al Tabernacolo, tutti assieme, bambini e ragazzi del catechismo, genitori e catechisti, in una comunione che il particolare clima della giornata esalta.
Un canto e un dialogo fra genitori, catechista e ragazzo costituiscono una sorta di introduzione che ci invita al silenzio e alla preghiera per avviarci alla riflessione della prima parte : Il dono del Pane di vita; è Gesù il pane di vita che si è donato a noi per darci la vita per sempre, quella vita che hanno coloro che si nutrono di esso; di fronte ad un dono tanto grande può esserci solo il silenzio e ladorazione.
Adorare Gesù presente nellEucaristia significa anche adorarlo presente nella sua Parola: ecco allora, nella seconda parte, la lettura dialogata del brano di Giovanni sulla Lavanda dei piedi a cui segue una breve riflessione che apre alla terza parte del Sussidio: limpegno: il Vangelo ci ha aperto il cuore alla sequela e ci ha insegnato la forma più alta di sequela di Cristo : il servizio umile e generoso, che è poi rinuncia a sé e ai propri egoismi.
Un gesto concreto rende evidente questo impegno: un cuore rosso con scritto il gesto di servizio compiuto o che ci si propone di compiere come suggello di questo cammino verso la Pasqua. Alla preghiera conclusiva e al canto finale è affidata la chiusura di questo momento vissuto in comunione con la Chiesa che adora Gesù presente nel Tabernacolo dellAltare della Reposizione per essere lodato e adorato dai fedeli che, dopo aver compiuto il cammino penitenziale della Quaresima, ora si apprestano a celebrare nella gioia la Pasqua di resurrezione.
Maria Galizia Sanna