2009: Nascere nell’amore

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Una stella cometa con scritto nella coda il titolo della Lettera illumina l’oscurità della notte di Natale : la Luce è venuta nel mondo, “Gloria” canta un angelo in cielo, la stella si ferma su una chiesa verso la quale è avviata una famiglia felice, unita dall’amore. L’ immagine della copertina riassume tutto il contenuto della Lettera : l’Amore è venuto nel mondo per disperdere le tenebre del peccato, il buio dell’odio, dell’indifferenza, dell’egoismo; questo evento non è  del passato, ma rivive sempre laddove nasce l’amore, laddove l’amore genera vita, laddove l’amore genera atti gratuiti di donazione.
La Lettera si apre con una pagina del Cardinale che vuole comunicare a tutti i bambini della sua Diocesi una notizia molto importante, di quelle che cambiano la vita e che affascinano, generando quello stupore che è alla base dell’ascolto : “per te Dio si è fatto bambino”, un Bambino che è il figlio di Dio, che è il Dio-con-noi. Questo Bambino è il protagonista di una storia d’amore che dà senso a tutta la nostra vita e che “la Chiesa continua a narrare e a far rivivere nell’Eucaristia, nei Sacramenti, nell’Anno Liturgico”. “E’ una storia che può essere rivissuta in ogni famiglia…che vive nell’amore”; allora il Cardinale si appresta a narrare la storia senza tempo di questo amore, incarnandola in una famiglia che si ama e che assieme cammina nella fede in Cristo. Essa, sottolinea il nostro Arcivescovo, ci insegna l’amore di Dio che si fa piccolo bambino per dirci che sono i piccoli, i deboli i vincenti della storia, per comunicarci che l’amore è tanto più grande quanto più è gratuito, per dirci che ci vuole tanto bene da volere che noi creature possiamo vivere la Sua vita.
Protagonisti della storia sono : una mamma ed un papà, Alberto, un bambino che si sta preparando a ricevere la prima Comunione, e il suo fratellino Davide, di quattro anni, a cui piace molto partecipare come può al catechismo del fratello grande, è curioso e sempre pieno di domande, con il cuore aperto ad accogliere le risposte  e ad ascoltare. Davide conosce la storia di Gesù e lo immagina come un personaggio importante e grande, così, quando dallo scatolone delle statuine del presepe esce fuori una statuina di un piccolo bambino Gesù …si stupisce e comincia a domandare : “ma, chi è questo Bambino?”, “ perché è così piccino?”, “Come mai?” E’ la storia di un amore grande che ci avvolge, ci fa sentire nuovi  e una cosa sola con Chi ci ama, un amore che solo chi è piccolo e puro può comprendere, ma che ci fa crescere perché ci rende simili a Colui che ci ama. Allora, conclude la mamma, “Natale è la storia di un amore grande che sa farsi piccolo, piccolo per stare con noi”…così la conclusione di  Davide è quella di un piccolo a cui queste cose parlano profondamente e suscitano gesti di valore : un piccolo cuore fatto proprio da lui sarà la culla del Bambino e là egli starà come sul suo cuore.
E’ una storia “che profuma di casa, di muschio, di statuine di terracotta, di Natale, ma soprattutto dell’amore quotidiano di una famiglia e di un amore grande che ci solleva sulle sue ali fino alla  bellezza di un Dio così sorprendente ed affascinante.
Non ci stancheremo mai di raccontare questa storia, conclude il Cardinale, perché “ si ripete ogni giorno, laddove si ama” e noi ne siamo “i protagonisti con Lui”.