La Cappella musicale del Capitolo della Cattedrale si appresta a vivere il periodo più denso di significato e di riti dell’anno liturgico. Essa parteciperà con il canto a tutte le funzioni presiedute da Mons. Arcivescovo.
Domenica 13 aprile ore 1030 Benedizione Palme e S.Messa
Giovedì 17 aprile ore 0930 S.Messa Crismale ore 1700 S.Messa in Coena Domini
Venerdì 18 aprile ore 1700 liturgia della Passione di N.S. Gesù Cristo
Sabato 19 aprile ore 2100 Solenne Veglia Pasquale
Domenica 20 aprile ore 1030 S.Messa Pontificale.
Un piccolo gruppo di coristi aiuterà il canto gregoriano alle Lodi mattutine Venerdì e Sabato alle 0900 ed i Vespri Pontificali della Domenica di Pasqua alle 1700 .
La Settimana Santa è il tempo più fecondo e più solenne che la Chiesa celebri nell’anno. La celebrazione della Settimana Santa è antichissima, tanto che ne troviamo menzione nelle Costituzioni Apostoliche non più tardi del III secolo,
Durante al Settimana Santa vivremo: la benedizione e processione dei rami di palma nella Domenica in Palmis; la consacrazione degli Olî e la lavanda dei piedi nel Giovedì; l’adorazione della Croce nel Venerdì; la benedizione del cero e del fonte battesimale nel Sabato.
La benedizione e processione dei rami si fa in memoria della solenne entrata di Cristo in Gerusalemme, quando le folle giudaiche la Domenica prima di Pasqua, andarono ad incontrarlo fuori delle porte della città con rami di palma in mano
La consacrazione degli Olî celebrata il giovedì santo mattina è riservata solo al Vescovo. Gli Olî da consacrarsi sono il Crisma, adoperato nel Battesimo, nella Cresima, nella Ordinazione dei Sacerdoti e dei Vescovi, e un tempo nell’Incoronazione dei Re;(l’Olio dei Catecumeni, per il Battesimo) l’Olio degli infermi, detto comunemente Olio santo per il Sacramento degli Infermi.
Il Triduo Pasquale ha inizio il giovedì sera con il rito della lavanda dei piedi . Fu istituita da Cristo nell’ultima cena quando diede agli Apostoli il comando di amarsi vicendevolmente, In questo giorno si ricorda anche l’istituzione della Eucarestia.
Il venerdì, giorno dove per antichissima tradizione la Chiesa non celebra la S. Messa, ma bensì l’adorazione della Croce, che fa parlare Cristo medesimo al suo popolo. In questo giorno glialtari restano spogli, così come le sacre immagini sono velate . Questa giornata inoltre è caratterizzata dal silenzio che scandisce tutto il tempo liturgico.
Inizia sempre nel silenzio la liturgia del Sabato santo : la madre di tutte le veglie.
La benedizione del cero pasquale è simbolo della gloriosa Risurrezione di Cristo e della luce del Vangelo
Più antica della benedizione del cero è quella del fonte battesimale, poiché di questa ne parlano i Padri del IV, del III e anche del II secolo. Benedetto e consacrato il fonte secondo il rito nel Messale, il Vescovo procede a battezzare solennemente i bambini. Nei primi tempi della Chiesa vi era l’uso di non conferire il Battesimo se non agli adulti. Questi venivano prima istruiti sulle cose della nostra santa Fede, e il tempo di tale istruzione, ch’era almeno di tre mesi, si chiamava “catecumenato”.. Ricevevano ed indossavano una veste bianca, simbolo dell’innocenza battesimale.
In memoria di ciò, la Domenica dell’Ottava di Pasqua porta ancor oggi il nome di “Domenica in albis depositis”, o delle vesti bianche dimesse. Nel canto del Gloria e dell’Alleluia la Chiesa esulta per la resurrezione del Signore, gli Altari vestiti a festa, il suono delle campane e dell’organo sono il segno esteriore e visibile di una gioia profonda che viene testimoniata durante questa solenne liturgia.
La Vigilia Pasquale è anche il simbolo dell’attesa del Giudice Divino.
La Domenica di Pasqua celebra la gloria del Signore Risorto in tutto il suo splendore e potenza.