Nomine del 08/01/2018

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SUA EMINENZA IL CARDINALE ARCIVESCOVO HA NOMINATO Parroco della Parrocchia di San Siro in Genova, il Sacerdote P. Andrea Decaroli d.O. (Decreto Arcivescovile 06/01/2018). Parroco della Parrocchia di San Tommaso Apostolo e San Leone in Genova, il Sacerdote Mons. Giacomo Martino (Decreto Arcivescovile 06/01/2018). Parroco della Parrocchia di Santa Maria e Santi Nazario e Celso in Genova Multedo, il Sacerdote Albino Giordano (Decreto Arcivescovile 06/01/2018). Vicario Parrocchiale della Parrocchia di San Siro in Genova, il Sacerdote P. Enea Traffano d.O. (Decreto Arcivescovile 06/01/2018). Aiuto Pastorale della Parrocchia di San Siro in Genova, il Sacerdote P. Mauro De Gioia d.O. (Decreto Arcivescovile 06/01/2018). Aiuto Pastorale della Parrocchia di San Tommaso Apostolo e San Leone in Genova, il Sacerdote Valter Molinari (Decreto Arcivescovile 06/01/2018). HA AFFIDATO al diacono Riccardo Arancio il compito di collaborare con il Parroco pro tempore della parrocchia di San Fruttuoso in Genova (Atto Arcivescovile 06/01/2018). HA STABILITO quanto segue: 1) Rinnovo e prorogo per tutto il 2018 le intenzioni stabilite per l’anno 2017 (cfr. Decreto Prot. DCA-2017-1, in data 01/01/2017). Qualora le stesse non siano tempestivamente modificate o revocate, dovranno intendersi prorogate anche per il periodo successivo al 31/12/2018. 2) Faccio mie le intenzioni di coloro che offrono le elemosine di Ss. Messe comunque affidate alla Curia Arcivescovile di Genova perché ne curi la celebrazione. 3) Riduco all’attuale elemosina sinodale di € 10, i redditi delle Messe legatizie. 4) Riduco alla cifra stabilita quale elemosina sinodale (€ 10) le offerte comunque raccolte nella “Cassa Anime”, qualunque sia la relativa data. 5) Autorizzo l’Ufficio dell’Economo Diocesano a ricevere le Ss. Messe che i Parroci e i Rettori delle Chiese siano impossibilitati a far celebrare nei giorni, luoghi o altari stabiliti dagli offerenti o dalle tavole di fondazione. Autorizzo poi detto Ufficio ad assegnare ai sacerdoti diocesani le elemosine di Ss. Messe per qualunque ragione ad esso consegnate. 6) Qualora qualche sacerdote diocesano abbia applicato “ad mentem Ordinarii” indipendentemente da assegnazione in precedenza ricevuta, intendo che sia valida tale applicazione avvalendomi del maggior numero di offerte per applicazioni di Ss. Messe affidate ai competenti Uffici di Curia rispetto a quelle richieste da singoli sacerdoti. (Decreto Arcivescovile 01/01/2018).