Cristezzanti: mostra al Museo navale di Pegli

Oltre cento persone hanno partecipato, sabato 30 novembre, all’inaugurazione della mostra “Cristezzanti; gli uomini delle Casacce e i tesori degli Oratori nel Ponente genovese e a Mele” allestita nel Museo Navale di Genova Pegli. All’evento istituzionale organizzato dal Municipio Ponente e dal Centro Universitario del Ponente, in collaborazione con il Comune di Genova e il Mu.Ma., ha portato il proprio saluto Mons. Nicolò Anselmi, Vescovo Ausiliare e Vicario Generale dell’Arcidiocesi di Genova che ha ricordato come le croci dei cristezzanti, adornate dai canti d’argento e oro, richiamano l’albero della vita e della rinascita. All’inaugurazione hanno partecipato il Presidente del Municipio Claudio Chiarotti, il consigliere comunale Davide Rossi in rappresentanza del Sindaco di Genova, Giovanni Poggi Priore Generale delle Confraternite dell’Arcidiocesi di Genova. La mostra traccia la storia delle confraternite di Crevari, Fabbriche, Fiorino, Voltri, Pra’, Pegli, Multedo e Mele. Sono esposti i Crocifissi Processionali con le immagini della scuola di Anton Maria Maragliano e di Agostino Storace, argenti, cappe e tabarrini assieme a sculture inedite ed oggetti utilizzati nelle Casacce già agli inizi del seicento. Una mostra che guarda al lato “umano” delle processioni, mettendo in risalto una delle attività ancora oggi più radicate e importanti che, peraltro, vanta diversi giovani e ragazzi attivi e partecipi; parliamo dei Portatori di Cristo: I Cristezzanti.

L’esposizione vuole valorizzare la componente artistica presente negli oratori del Ponente legata alle processioni, fatta di sculture di altissimo pregio (Storace, Bissoni, altri Maraglianeschi per citarne alcuni), di oggetti liturgici, vestimenti di notevole fattura che ancora oggi arricchiscono le tradizionali Casacce all’Acquasanta e non solo. Una mostra che però vuole valorizzare soprattutto l’apporto umano dei confratelli che portan e stramùan i Cristi, di chi vive e organizza le processioni e mantiene viva una tradizione che vanta più di sette secoli di storia.

Soprattutto dei giovani che, nel ponente genovese, sono ancora molti. Il Municipio Ponente, ha chiesto a studiosi di indubbia fama di partecipare alla stesura dei testi scientifici che daranno valore non solo locale ma nazionale a questa vera e propria arte. Si terranno anche eventi collaterali, soprattutto visite negli oratori del Ponente e di Mele, con conferenze, concerti e non solo. All’interno del Museo Navale, se lo spazio lo permetterà, sarà anche realizzata una prova dedicata a chi vuole provare l’arte di portare e stramurare un Cristo messo a disposizione da una Confraternita.

“Per il nostro territorio rappresentano una risorsa ed una tradizione importante e plurisecolare – afferma Matteo Frulio, assessore del Municipio Ponente e promotore dell’evento – ci sembrava giusto dare uno spazio importante, intrecciando la parte storico-artistica fatta di sculture, argenti, tessuti, con la storia, le vicende e le usanze di chi ne fa uso durante le tradizionali Casacce al Santuario dell’Acquasanta e nell’estremo ponente di Genova”.

Assieme alle opere d’arte infatti ci saranno le immagini di Ferruccio Jöchler, considerato lo storico fotografo dei Cristezzanti, assieme a quelle dei giovani cristezzanti contemporanei, proprio per dimostrare che è ancora un’arte viva e ricca di risorse. Si potranno conoscere nomi, curiosità, tecniche e alcune vicende dimenticate. In una giornata durante le aperture straordinarie, sarà inoltre possibile provare a portare o stramurare un crocifisso sotto gli occhi vigili di veri e propri maestri della tradizione. Sono intervenute Fausta Franchini Guelfi, storica studiosa delle Casacce e dei loro beni artistici e Grazia Di Natale, Vice Direttore dell’Ufficio Beni Culturali della Diocesi. Le confraternite che hanno partecipato prestando i loro tesori sono state premiate con una targa ricordo, assieme al fotografo Ferruccio Jöchler. E’ possibile trovare inoltre il catalogo edito da Sagep con i saggi di Franco Boggero, Gianluca Zanelli, Anna Dagnino, Sara Garaventa, Letizia Ciarlo e Elisa Levrero, oltre a quelli di Fausta Franchini Guelfi, Grazia Di Natale e Matteo Frulio.

La mostra è visitabile fino al 2 febbraio 2020 dal lunedì al venerdì dalle ore 10 alle ore 13; sabato dalle ore 10 alle ore 18; domenica dalle ore 10 alle ore 13. aperture straordinarie: domenica 22 e domenica 29 dicembre dalle ore 10 alle ore 18