Avvio del Progetto G.I.S. per la definizione dei confini territoriali delle parrocchie

L’Ufficio Nazionale per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto della CEI ha avviato un progetto per il tracciamento dei confini delle diocesi italiane, fondamentale per vari progetti come il Censimento Chiese e la manutenzione programmata degli edifici sacri. Le Diocesi Italiane sono state invitate ad aderire al progetto G.I.S., al quale l’Arcidiocesi di Genova ha risposto, allineando al suo studio le Diocesi confinanti di Savona-Noli, Chiavari e Tortona. A questo primo passo ne è seguito un secondo, che mira a definire i confini parrocchiali all’interno del territorio diocesano, attivando un progetto con i Sistemi Informativi Geografici (G.I.S.), per offrire un modo intuitivo e immediato la visualizzazione di informazioni, permettendo di intersecare dati provenienti da fonti diverse, per condurre analisi dettagliate sul territorio. Questi sistemi consentono inoltre di aggiungere diversi livelli informativi su una mappa, facilitando la comprensione e l’analisi dei dati. Sarà quindi possibile potere tracciare l’estensione territoriale delle parrocchie, la densità di popolazione, il territorio geografico, e le possibili cause di pericolo. L’indagine sarà utile per tracciare anche l’evoluzione storica del territorio delle parrocchie, sovrapponendo le mappe storiche esistenti, per potere analizzare i cambiamenti che gli edifici sacri e il territorio circostante hanno subito nel tempo.

Lo scopo del progetto è quello di potenziare i servizi per le Diocesi e gli Enti ecclesiastici: le mappe georeferenziate con la rappresentazione degli edifici di culto, dei layers sovrapponibili dai geoportali nazionali e regionali (ad esempio rischio idrogeologico e classificazione sismica), saranno infatti realizzate per finalità progettuali, di gestione dell’emergenza e per la tutela, conservazione, consultazione e valorizzazione dei beni culturali ecclesiastici. Inoltre, le mappe saranno utili per la programmazione degli interventi di nuova costruzione.
Il sistema GIS permetterà il confronto territoriale e sociale fra il dato storico dei beni architettonici e la sua trasformazione: variazioni toponomastiche, demolizioni/ricostruzioni, eventi calamitosi. I risultati del lavoro saranno visibili sul portale BeWeb.

I beni ecclesiastici, oltre ad avere un’accezione culturale, storica, artistica, bibliografica, archivistica e patrimoniale, rappresentano anche uno dei luoghi in cui si compie la missione della chiesa. Le diocesi e le parrocchie, nel catalogare i propri beni attraverso un progetto locale di carattere nazionale, hanno investito risorse culturali, umane ed economiche motivate da una prospettiva principalmente legata alla conoscenza, certamente patrimoniale e di tutela, svolgendo l’attività con crescente consapevolezza.

Ultimamente questa consapevolezza del dono da custodire e da trasmettere, da usare oggi, è cresciuta, e ormai in quei beni le comunità identificano i motivi della propria identità, un valore di vita e di annuncio.

L’Arcidiocesi di Genova ha aderito al progetto dell’Ufficio Nazionale Beni Culturali della C.E.I. tramite l’Ufficio Beni Culturali, concordando una Convenzione Quadro con la facoltà di Architettura, Dipartimento Urbanistica e Design, per affidare il lavoro di studio e tracciamento a giovani dottorandi che possano con competenza svolgere quanto richiesto. Il lavoro sarà avviato nelle prossime settimane, dividendo l’indagine del territorio secondo i vicariati: i primi ad essere studiati e tracciati saranno i vicariati del centro storico. Il termine è previsto in tre anni di lavoro.