Sabato 18 dicembre 2021 Mons. Marco Tasca ha impartito la benedizione di Natale tramite il canale radio VHF della Capitaneria di porto di Genova a tutte le navi e gli equipaggi in porto.
È stata l’occasione per lo scambio di auguri con i comandanti e gli equipaggi di alcuni Navi da Crociera Costa , MSC e GNV collegate tramite piattaforma Webex
Il Contrammiraglio Sergio Ilario ( Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del Porto di Genova) , nel ringraziare l’Arcivescovo per la disponibilità ed attenzione al mondo dei marittimi ha ricordato l’importante servizio della Stella Maris.
Tra carenze e ritardi, caos della catena di approvvigionamento e la pandemia, i marittimi stanno lavorando più duramente che mai per spedire le merci nel tempo di Natale e garantire i servizi essenziali all’economia del nostro paese. Ma per loro il Natale e le feste saranno solo un lungo e solitario turno sull’oceano o in porto. Non vedranno i propri cari aprire i regali, non potranno andare in Chiesa in questi santi giorni e forse non riceveranno nessun dono. Ecco perché il sostegno di tutti è importante. In questi giorni come Stella Maris cercheremo di visitare le Navi o almeno di poterle raggiungere con i mezzi social.
Consegneremo a tutti i marittimi un nostro piccolo pacchetto dono contenente tra le altre cose i cappellini di lana fatti che sono arrivati In Stella Maris.
(desideriamo ringraziare tutte le realtà diocesane che con generosità hanno confezionato e donato cappellini e sciarpe in lana. Un ringraziamo particolare alle tante persone anziane per il loro lavoro a maglia, il loro lavoro e la loro testimonianza sono la più bella preghiera silenziosa e umile che feconda il mondo e quindi anche il nostro servizio. I marittimi non saranno scaldati solo dal calore della lana ma dall’amore di tante mani che generosamente hanno lavorato)
Siamo riusciti a garantire continuità alle attività programmate per favorire l’accoglienza dei marittimi che, da ogni parte del mondo, giungono al nostro porto. Un’opera mai sospesa nel corso del 2021 nonostante le restrizioni imposte dall’emergenza pandemica, ma che, per la stessa ragione, ha richiesto maggiori energie.
D’altronde la pandemia ha costituito un enorme disagio proprio ai lavoratori marittimi che, sovente, sono stati costretti a periodi di imbarco eccezionalmente prolungati ed attualmente vivono l’impossibilità di scendere a terra per le normali esigenze personali.
Diacono Massimo Franzi